Piombino, i punti qualificanti dell’accordo investimenti porto, riqualificazione Lucchini e politiche lavoro

Ringrazio il Pontefice che ha risposto ai lavoratori e la sua risposta ha proiettato sul piano nazionale la vicenda di Piombino. Con queste parole il presidente della Regione Toscana commenta a Palazzo Chigi la firma dell’accordo di programma per la ricoversione ecologia della siderurgia. Il presidente ha poi proseguito ringraziando i lavoratori per la maturità, la passione e la competenza dimostrata in questa vicenda. Oggi a Piombino è un giorno triste, ha aggiunto ancora, si sono avviate le procedure per spegnere l’altoforno. Una vicenda che viene vissuta con la morte nel cuore, si chiudono 150 anni di storia.

L’accordo di programma  firmato oggi, ha proseguito il presidente, rappresenta la speranza e la determinazione delle istituzioni e dei lavoratori di ricostruire l’area a caldo, di fare di Piombino il centro italiano dove si continuerà a produrre acciaio in modo più ambientalmente sostenibile e con un maggior risparmio energetico. Insomma Piombino entro due o tre anni sarà un centro siderurgico all’avanguardia in Europa.  Si chiude un vecchia e gloriosa storia industriale ma, ha concluso, con questa firma si riapre una nuova storia con l’obiettivo di continuare produrre acciaio a Piombino.

Si chiama “Disciplina degli interventi per la riqualificazione e la riconversione del polo industriale di Piombino”: è l’accordo di programma firmato a Roma dal presidente della Regione Toscana  con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero della Difesa, il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, il Ministero dell’Ambiente, il Ministero del lavoro e politiche sociali. Gli altri firmatari sono la provincia di Livorno, il Comune di Piombino, l’Autorità Portuale di Piombino, l’Agenzia del Demanio e l’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa spa. Grazie a questo accordo a Piombino tra il polo siderurgico e il porto arrivano 252 milioni. 110 milioni dal Governo, 142 milioni dalla Regione • Dal Governo:  50 mln per le bonifiche e 20 mln per incentivi agli investimenti. • Dalla Regione 62 mln per incentivi e 10 mln per bonifiche delle aree portuali • Dal Governo per l’ammodernamento del porto 40 milioni e dalla Regione per il porto 70 milioni Mancano al momento le risorse per la viabilità di raccordo tra il porto e la superstrada, ma nell’accordo c’è nero su bianco l’impegno del governo a “ricercare le risorse per il completamento dell’autostrada tirrenica prevedendo anche un integrazione di risorse pubbliche”.

L’accodo sancisce l’impegno complessivo di tutti i soggetti a fare di Piombino un polo siderurgico fra i  più competitivi ed ecologici d’Europa

L’accordo ribadisce che “é interesse dei soggetti sottoscrittori del presente accordo di programma, in un arco temporale definito e concordato, il recupero ambientale e la riqualificazione delle attività produttive, la reindustrializzazione e la salvaguardia dei livelli occupazionali, previo risanamento ambientale delle aree interessate.” Viene definito “Obiettivo comune” il “sostegno a processi di trasformazione industriale del ciclo produttivo di metallo liquido dello stabilimento Lucchini spa di Piombino” grazie a tecnologie che presentino “un miglioramento delle prestazioni ambientali ed energetiche del processo a caldo” e che “consentano maggiore flessibilità produttiva, ivi compreso l’uso della fusione elettrica”. L’accordo ribadisce che “una delle potenziali direttrici di reindustrializzazione dell’area è costituita dal potenziamento delle attività portuali” attraverso “attività di smantellamento delle navi di manutenzione e refitting navale” anche grazie ad “un adeguato bacino di galleggiamento e/o carenaggio” . Il Governo si impegna “a rendere disponibili navi da smantellare del Ministero della Difesa” e lo stesso Ministero entro tre mesi da oggi definirà un “cronoprogramma” di dismissione “anche in termini di numerosità e tonnellaggio”. Il ministro Pinotti ha confermato che sono già in lista di attesa per la rottamazione 38 navi. L’accordo definisce “una complessiva e unitaria manovra di intervento sull’area di crisi industriale complessa di Piombino” con un “progetto di messa in sicurezza, riconversione e riqualificazione dell’area industriale.” Tre gli assi di intervento dell’accordo. • Il primo riguarda la riqualificazione ambientale e produttiva del sito produttivo con due azioni: a) la riconversione e l’efficientamento energetico e il miglioramento ambientale del ciclo dello stabilimento e b) il progetto integrato di messa in sicurezza e reindustrializzazione delle aree della Luccini (proprietà e concessione) nel comune di Piombino. • Il secondo riguarda la riconversione e riqualificazione produttiva dell’area di crisi industriale complessa  di Piombino con 4 azioni: a) il potenziamento della viabilità dell’area portuale con il  completamento della bretella  con l’autostrada A12 – Lotto Gagno-Montegemoli b) il potenziamento delle attività portuali per smantellamento, manutenzioni e refitting navale c) il rafforzamento produttivo dell’area di crisi industriale di Piombino d) la razionalizzazione delle infrastrutture energetiche del polo industriale di Piombino • Il terzo riguarda le politiche attive del lavoro e le misure di reimpiego anche in progetti di riconversione. Due le azioni: a) riqualificazione del personale b) misure per il reimpiego anche in progetti di riconversione Per quanto riguarda il progetto di riconversione dello stabilimento Lucchini (asse 1 azione 1) Ministero dell’economia e Regione valutano la possibilità di incentivare uno o più progetti rivolti a maggiore efficienza energetica e riduzione dell’impatto ambientale. Entro 6 mesi dall’acquisto del complesso industriale (tutto o in parte) l’acquirente deve chiedere le agevolazioni. Per quanto riguarda la bretella di collegamento all’Autostrada, il Governo si impegna a indire la conferenza dei servizi che approvi il progetto definitivo del tratto Geodetica – Gagno  entro luglio 2014.  Per il tratto da Gagno a Poggio Batteria, dove esiste da parte di Sat la sola progettazione, il Governo si impegna a individuare risorse aggiuntive. Regione, Provincia, Comune di Piombino e Autorità portuale costituiscono una Cabina di Regia, aperta ai sindacati, per coordinare gli interventi  e i rapporti con i Ministeri firmatari dell’accordo.