Firenze, marocchino ruba capi di abbigliamento arrestato dalla Polizia Municipale

Una giacca di pelle, altri capi di abbigliamento e una collana di perle. È questo il bottino che H.M., cittadino marocchino di 44 anni senza permesso di soggiorno, aveva sottratto in almeno due negozi del centro storico. L’uomo però è stato fermato e arrestato dai vigili del nuovo reparto di Polizia di Prossimità.

Gli agenti in servizio in piazza Signoria sono stati avvicinati intorno alle 16 dal titolare di un negozio di via dei Gondi che, trafelato, ha segnalato un furto appena avvenuto nel suo negozio. L’uomo ha indicato ai vigili anche il presunto ladro, un uomo nordafricano alto e con un cappellino con i colori della Giamaica, che si era dato alla fuga non appena il proprietario l’aveva richiamato.

Gli agenti hanno confermato di aver notato l’uomo descritto e si sono messi al suo inseguimento passando alla Centrale Operativa i dati del ricercato. Alle 16.25 l’uomo è stato visto da una pattuglia in servizio in piazza Madonna Aldobrandini mentre portava due grosse borse di carta con all’interno capi di abbigliamento. I vigili inizialmente lo hanno seguito ma una volta avuta conferma della descrizione, lo hanno fermato procedendo ad una sommaria perquisizione delle borse. Da queste è emersa non soltanto la giacca di pelle segnalata dal proprietario del negozio di via dei Gondi, ma anche altri quattro capi di abbigliamento, evidentemente appena rubati da altri negozi, ed una collana in perle di fiume di discreto valore.

I vigili hanno effettuato verificato le registrazioni delle telecamera di sicurezza di un grande magazzino della zona da cui, presumibilmente, provenivano le tre delle giacche. Da questi controlli è emerso che il furto era stato portato a termine dalla stessa persona alle 16.18, quando cioè era stata già segnalata alla Polizia Municipale ed era già attivamente ricercata. Sono ancora in corso accertamenti sulla provenienza di parte della refurtiva.

Da ulteriori verifiche è emerso che l’uomo era già noto alle forze dell’ordine per lo stesso reato. Per H.M. è quindi scattato l’arresto. Processato per direttissima. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere fino alla  data del processo, rinviato a marzo.