Napoli, il sindaco de Magistris incontra i 235 neoassunti

“Sono molto contento di darvi il benvenuto nella nostra amministrazione. Tutti ci dicevano, anche fino a pochi giorni fa, che era impossibile, ma noi ci abbiamo creduto, invertendo la rotta generale del paese, in cui si scoraggiano le assunzioni e i servizi pubblici, imponendo invece le privatizzazioni ed una spending review selvaggia. Noi ci siamo assunti le nostre responsabilità dimostrando che il Comune di Napoli investe nelle risorse interne e nel pubblico, come dimostrano il settore dei rifiuti, del patrimonio immobiliare, dell’acqua, dell’istruzione, del trasporto. Siamo gli unici in Italia ad aver scelto questa strada e forse, proprio per questo, siamo oggetto di bombardamento. Ogni giorno apro i giornali e vedo che persone che noi abbiamo allontanato, e che non ci volevano far rispettare la Costituzione, si rivolgono all’autorità giudiziaria e trasformano la dialettica politica in battaglia giudiziaria. È una vergogna. Ho fatto il magistrato e da ex magistrato contesto questo uso politico della giustizia da parte di queste persone che abbiamo scelto, per ragioni politiche, di allontanare. Non ci possiamo consentire di interpretare la funzione pubblica come meramente burocratica, oggi Napoli ha bisogno di persone che credono nell’amministrazione pubblica. Da voi mi aspetto oltre che la competenza professionale, anche una grande passione per la città. Alcuni di voi li ho incontrati recentemente, in un passaggio difficile, e vi ho detto di aver fiducia, perchè quando si combattono battaglie giuste, queste battaglie si vincono. È una strada in salita, spesso, ma quando raggiungi l’obiettivo è ancora più bello perchè nessuno te lo ha regalato. Penso anche a Napoli: a Roma fanno leggi ad hoc, a noi le fanno per metterci in difficoltà. Ma noi scavalchiamo anche queste difficoltà. Noi ci tiriamo fuori da soli da guai, come accade da 150 anni, ma dobbiamo cessare di lamentarci, riscoprendo un grande sentimento di orgoglio meridionale. Chi lavora nel pubblico, anche dopo un concorso, deve meritare quel posto ogni giorno, soprattutto in un contesto in cui domina una drammatica disoccupazione. Appartenere all’amministrazione pubblica, dunque, è una missione da vivere nell’interesse di tutti i napoletani. Noi crediamo nel pubblico: quando l’ex direttore generale, che oggi ha grande spazio sui giornali, mi diceva di chiudere gli asili nido, io ho detto no. Le scuole si chiudono a causa delle calamità naturali, non della spending review. Allora abbiamo approvato una delibera per assumere le maestre e aprire le scuole: perché mi possono anche processare, ma poi mi difendo nelle sedi opportune, convinto di aver rispettato la Costituzione, come poi infatti è stato poi riconosciuto. Ho sentito una grande soddisfazione nel leggere il provvedimento giudiziario di archiviazione in cui si diceva che la nostra era una delibera costituzionalmente orientata, che salvaguardava il diritto primario all’istruzione pubblica. Non c’è modo migliore di questo di far vivere la Costituzione Repubblicana, a difesa di cui molte donne e molti uomini sono morti. Chi si nasconde dietro la burocrazia per me se ne può anche andare e rivendico con orgoglio di aver allontanato, dall’amministrazione, questo tipo di persone, le quali si sono andate a rifugiare in una aula giudiziaria per non ammettere pubblicamente di aver fallito”. Lo ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris durante il saluto di benvenuto ai 235 neoassunti con la scorrimento della graduatoria del concorso Formez, organizzato oggi presso il Maschio Angioino.