Premio regionale Lo sportivo ligure dell’anno

L’edizione 2012 è stata un’edizione speciale. Ha coinciso con l’anno olimpico e paralimpico. E a Londra 2012 sono stati tanti i liguri che hanno tenuto alto il nome della Liguria. E’ per questo che la sigla della 20esima edizione del premio è stata dedicata a loro: l’azzeccatissima London colling è stata la colonna sonora delle immagini che si sono susseguite in un teatro, il teatro della gioventù di Genova, gremito di atleti, giornalisti, autorità, ma anche genitori e amici. Sono stati, in totale, 40 gli olimpici liguri a “giocarsi la medaglia” a Londra e la platea non poteva non dedicare un applauso ai protagonisti. A dare il primo saluto è stato il Vicepresidente della Regione e Assessore allo sport, il professore Nicolò Scialfa: <<La nostra è una regione piccola che sa esprime delle qualità eccezionali; ancora una volta la Liguria si è dimostrata la regione numero 1>>.  Sul palco, chiamato dal presentatore- giornalista Michele Corti, è salito anche Vittorio Ottonello, che ha parlato di <<valori di etica e rispetto. Questa festa- dice- celebra i nostri atleti che hanno reso la Liguria veramente protagonista. La piccola Liguria riesce a rappresentare il meglio dello sport italiano: nel rapporto popolazione/ sportivi la Liguria è prima. Oggi premiamo uomini e donne che rappresentano per noi un grande punto di riferimento>>. Gli atleti hanno ricevuto in premio una litografia di Massimo Lovati. <<La mia opera- dice- è per questi atleti che sono campioni pazzeschi ed io sono veramente onorato di averli fotografati a modo mio>>. Poi il premio è entrato nel vivo, e sul palco è stato un via vai di campioni.

Le prime a essere premiate sono state le donne del Setterosa. Poi è stato il turno della scherma, del tennis e del judo. Quando si è aperto il capitolo del canottaggio, sul palco è salito anche Davide Mumolo. È lui lo sportivo ligure dell’anno. In un anno per lui non olimpico, i successi del 2012 si chiamano titolo europeo e titolo mondiale junior sul 4 di coppia. Hanno seguito l’atletica e una parentesi importante sul mondo paralimpico. Poi il volley e ancora pallanuoto con il settebello, di fatto, tutto ligure. Infine pallavolo e vela.

Non sono mancate, comunque, frecciatine tra allenatori e “politici”, e messaggi diretti lanciati dagli atleti. Il più importante è stato quello del pallanuotista Maurizio Felugo: <<Siamo campioni senza piscina>>, ha detto riferendosi al brutto capitolo estivo che ha vissuto la pallanuoto ligure e italiana.

Ecco i commenti di alcuni dei protagonisti.

Casanova, Setterosa: <<L’olimpiade è un’esperienza unica per ogni atleta>>.

Frassinetti, Setterosa: <<Ci aspettavamo di più da Londra, quindi ora bisogna applaudire e ripartire>>.

Bianconi, Setterosa: <<Abbiamo vinto tutto, anche a livello di club ma poi è finito tutto lì>>.

Cotti, Setterosa: <<Si riparte col 2013 e abbiamo nuovi mondiali>>.

Del Carretto, scherma: <<Ho costruito il pass olimpico in 4 anni>>.

Barbieri, judo: <<La mia olimpiade è stata veloce, ho combattuto bene ma non è bastato>>.

De Capua, ct canottaggio: <<Abbiamo fatto meglio rispetto a Pechino, ma è stata un’olimpiade tribolata dalle polemiche. La cosa più triste è quando vengono strumentalizzati gli atleti>>.

Perino, canottaggio: <<L’ho vissuta da riserva ma ho qualificato la barca un anno fa>>.

Mumolo, canottaggio, sportivo ligure dell’anno: <<Mi piacciono i paesi dell’est.>> (dove ha vinto titolo europeo e mondiale junior, ndr).

Salis, altetica leggera: <<Non parliamo di Londra, quel giorno avrei preferito uno sport di squadra; ma ho 27 anni e le olimpiadi potrebbero diventare tre>>.

Mauro Nasciuti, presidente CUS Genova: <<Accendere la tv e vedere due miei atleti alle olimpiadi: era la prima volta che mi capitava, ma non so a quanti altri colleghi sia successo. È un grande orgoglio per me>>. Salvadè, atleta paralimpica: <<Io da sempre vado a cavallo. Londra è stata un’emozione unica>>.

Bocciardo, atleta paralimpico: <<Ho scoperto per caso ho scoperto il mondo paralimpico, il mio è stato l’ultimo pass nuoto per Londra>>.

Podestà, atleta paralimpico. <<Vero: sono andato a Londra da veterano, ma alle olimpiadi nessuno arriva da veterano. Sento un po’ mie anche le medaglie di Alex>>.