Torino, due vassoi radioattivi contaminati da cobalto-60

La Procura ha aperto un fascicolo per l’ipotesi di reato di commercio di prodotti pericolosi per la salute. I vassoi sono stati intercettati alcuni giorni fa in un negozio del centro di Torino dopo che il 29 ottobre era stato diramato un allarme europeo partito dalla Spagna dove si era scoperta la radioattività del prodotto. Erano appena stati consegnati nel negozio torinese quando, durante un controllo disposto dal prefetto di Torino dopo l’allarme, i Vigili del Fuoco li hanno trovati. Interessata anche l’Arpa. Ora i vassoi sono stati posti sotto sequestro e messi in sicurezza in uno scantinato schermato. Il pm Raffaele Guariniello sta indagando per risalire al produttore indiano dei vassoi, commercializzati da una ditta francese. Secondo quanto accertato i vassoi hanno una radioattività molto alta, di 220 micro sievert/ora, con una concentrazione di attività di 9 mila becquerel. Questo rende il prodotto “potenzialmente pericoloso per esposizioni croniche” (cioè protratte nel tempo).

Un problema che non si era verificato prima e che, è una prima ipotesi, potrebbe essere dovuto accidentalmente al processo di fusione dei metalli, poi utilizzati per realizzare i vassoi, con rottami contaminati. Fin’ora vassoi contaminati sono stati trovati anche in Spagna, da dove è partito l’allarme e Belgio.