Catalunya. Bruxelles “gela” Madrid: Puigdemont libero su cauzione

La questione della Catalunya è diventata a tutti gli effetti europea. Madrid fa pressioni su Bruxelles. Il Belgio a sua volta deve fare i conti con le sue frizioni interne. La Procura belga ha notificato il mandato di arresto europeo a Carles Puigdemont e ai Ministri Antoni Comín (Salute), Clara Ponsati (Istruzione), Lluís Puig (Cultura) e Meritxell Serret (Agricoltura) in esilio in Belgio dal 30 ottobre. I cinque si sono consegnati alle 9.17 alla polizia federale nel commissariato di Rue Royal 202 a Bruxelles, accompagnati dai loro avvocati. Dopo la notifica, il presidente e i suoi sono stati rilasciati su cauzione. Entro 24 ore un giudice deciderà se confermare il loro arresto. La decisione è attesa entro le 9.17 di lunedì, ma potrebbe arrivare già domenica sera.

La partita è aperta: la Catalunya si batte per l’indipendenza

Barcellona non molla. Nonostante il commissariamento l’indipendenza rimane l’obiettivo. Lo strumento da cui passare saranno le elezioni anticipate del 21 dicembre proclamate da Madrid per rinnovare le autorità della Catalunya. Questa volta il referendum sarà legale! E’ stato lo stesso Mariano Rajoy a proclamarlo. Se vinceranno i secessionisti, cosa farà la Spagna? Scioglierà nuovamente il Parlament o dovrà negoziare con la Catalunya?

Il fronte indipendentista potrebbe conquistare la maggioranza assoluta. I voti della sinistra repubblicana Erc (Esquerra Republicana de Catalunya), insieme a quelli del Pdecat, il partito di Puigdemont, e quelli degli indipendentisti di estrema sinistra della Cup (Candidatura d’Unitat Popular), porterebbero alla conquista di 66 seggi in assemblea. La maggioranza assoluta è di 68. Cifra che potrebbe essere anche superata. Il manifesto di Puigdemont per un’alleanza dei democratici ha superato le 80 mila adesioni. Il Pdecat ribadisce il suo sostegno al presidente della Generalitat in esilio manifestando l’intenzione di candidarlo. Sarà lui a guidare una eventuale lista unitaria indipendentista, nella quale figurerebbero “tutti i prigionieri politici”. “Chiediamo che sia il presidente Puigdemont la persona alla guida di questo grande straripamento alle urne del 21 dicembre”, ha dichiarato la portavoce Marta Pascal. In caso di elezione scatterebbe di nuovo l’immunità parlamentare. Una brutta grana per Rajoy e i suoi consiglieri. La questione catalana non si può affrontare sospendendo la democrazia, arrestando gli oppositori e manganellando le persone inermi…

Carles Puigdemont