Oro: è il momento giusto per puntare sugli investimenti

Come dichiarato di recente dalla Merian Global Investors, società di gestione del patrimonio globale, finalmente sarebbe arrivato il periodo giusto per investire su oro e argento. Dopo circa otto anni di crisi, l’oro sembrerebbe lentamente riprendersi, avendo chiuso il primo mese del 2019 a quota 1322 dollari l’oncia. Certo, si è ancora piuttosto lontani dalla quotazione dei 1895 dollari l’oncia del settembre 2011 – ultimo picco prima della crisi effettiva del metallo prezioso -, eppure il recente andamento del mercato dimostra come il bene rifugio per eccellenza stia lentamente riguadagnando valore. Questo significa che, finalmente, gli investitori possono tornare a fare affidamento sull’oro per le proprie transazioni, sempre tenendo in considerazione la quotazione del metallo e le variabili che la influenzano. Al pari, chi volesse rivolgersi ad un compro oro a Roma, a Milano e in una qualunque altra città italiana, farebbe bene a tenere in considerazione l’andamento del metallo prezioso sul mercato. Vediamo allora quali sono i fattori che ne influenzano la quotazione, così da poter capire alla perfezione come investire al meglio.

L’importanza della quotazione dell’oro per un buon investimento

Come già detto, prima di investire in oro è bene controllarne la quotazione. Ma da cosa dipende questa davvero? Anzitutto, c’è da considerare la correlazione inversa con l’andamento del dollaro: dato che anche il metallo prezioso viene quotato in dollari, il suo prezzo tende a beneficiare dei momenti in cui la moneta si svaluta e, viceversa, ad essere penalizzato quando invece la quotazione del dollaro tende a crescere. Si tratta di un principio alquanto semplice, valido per tutte le materie prime quotate in dollari, come ad esempio il petrolio. Altra interessante variabile da tenere in considerazione è il legame, anch’esso inverso, con con i tassi reali degli Stati Uniti. Anche in questo caso, al salire dei tassi reali si verifica una flessione nell’andamento dell’oro e, viceversa, al calare dei tassi reali si assiste invece ad un apprezzamento del metallo prezioso. Cosa sono però i tassi reali? Nient’altro che i tassi nominali al netto dell’inflazione. E quando questi sono negativi, oppure sono portati a livelli bassi dalle politiche delle banche centrali, ci si trova allora in una condizione di repressione finanziaria. Esiste pertanto una correlazione tra tassi reali ed oro, che va tenuta in considerazione prima di “lanciarsi” in una compravendita in oro. In questa dinamica, le banche centrali hanno poi un proprio peso, soprattutto in virtù del fatto che se queste si dimostrano interessate ad una riduzione dei tassi reali, allora è evidente che ci sarà una vera e propria ripresa dell’oro. Viceversa, laddove la banca centrale adotti misure restrittive per far salire i tassi reali, allora gli investitori dovranno invece preoccuparsi di un abbassamento del prezzo dell’oro stesso.