Cesare Battisti non sconterà l’ergastolo

C’è già la data ufficiale del rientro in Italia di Cesare Battisti. Entro la metà della prossima settimana. A riferirlo il Ministro Matteo Salvini. “In queste ore Italia, Bolivia e Brasile stanno lavorando” per trovare una rapida soluzione. Il vice premier ha ringraziato “per il grande lavoro le Forze dell’Ordine italiane e straniere, la Polizia di Stato, l’Interpol, l’AISE e tutti coloro che hanno lavorato per la cattura di Cesare Battisti, un delinquente che merita di finire i suoi giorni in galera” . “Il mio primo pensiero va oggi ai famigliari delle vittime di questo assassino, che per troppo tempo si è goduto una vita che ha vigliaccamente tolto ad altri, coccolato dalle sinistre di mezzo mondo. È finita la pacchia”. Attenzione però sull’accordo raggiunto. “In Brasile non c’è l’ergastolo, è vietato dalla Costituzione: per questo l’Italia si è impegnata per garantire che non sarà applicato a Battisti. Questo è frutto dell’accordo, della cosiddetta ‘condizione accettata’, concluso il 5 e 6 ottobre del 2017. Per cui a Battisti, una volta estradato, sarà applicata la pena massima di 30 anni”. E’ quanto spiega l’ex direttore degli Affari di Giustizia del ministero, Raffaele Piccirillo, che seguì direttamente il caso quando ministro era Andrea Orlando.