Terni. Detenuto morto nel carcere di Sabbione dopo avere dato fuoco alla sua cella

carcere sbarre

Tragedia nel carcere di Sabbione a Terni dove un detenuto è morto dopo avere dato fuoco alla sua cella. Lo rende noto il sindacato di polizia penitenziaria Sappe. “Siamo amareggiati e arrabbiati. Questa è una tragedia annunciata ed è anche la conseguenza di una sottovalutazione alle continue sollecitazioni di intervento per il Sabbione che facciamo da mesi e mesi. Un uomo che perde la vita durante la detenzione è sempre una sconfitta per lo Stato: e questo nonostante il personale di polizia penitenziaria abbia fatto di tutto per evitarlo”. È il commento di Fabrizio Bonino, segretario nazionale per l’Umbria del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria. 

Il sindacalista riferisce che il detenuto deceduto “è uno straniero con problemi psichiatrici”, che ha dato fuoco a tutto quello che aveva in cella ed in poco tempo è stato sopraffatto dalle fiamme e dal fumo che si è propagato. “A fatica – continua – i poliziotti presenti e quelli arrivati di rinforzo, anche liberi dal servizio, sono riusciti ad intervenire, rimanendo anche intossicati, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. Non vi erano avvisaglie che il detenuto avrebbe potuto compiere l’insano gesto. Era stato assegnato qui dal Provveditorato regionale della Toscana e l’altro ieri aveva avuto un’udienza in Liguria”.

Una tragedia, scrive il Sappe, “avvenuta nel contesto di una situazione penitenziaria assai critica che da mesi denunciamo e rispetto alla quale nessun intervento è stato mai adottato. Il Sabbione è una polveriera, lo denunciamo da tempo e il timore che qualcosa di irreparabile sarebbe successo si è verificato. I vertici dell’amministrazione penitenziaria della Toscana, da cui dipende l’Umbria – conclude Bonino – si devono dimettere per le loro incapacità a dare soluzioni ai problemi penitenziari umbri. Il Dap mandi subito una visita ispettiva in carcere”.

Lunedì nello stesso carcere di Terni un altro detenuto di origini magrebine aveva colpito con un pugno un’infermiera impegnata a somministrargli la terapia farmacologica. La donna, finita a terra, era stata trasportata al pronto soccorso.