Salerno. Perché un racconto non è mai banale: Storia di Ettore L. di Rocco Della Corte

Perché leggere un racconto? Perché ne hanno scritti di bellissimi, da Calvino a Buzzati, da Zafon a Tabucchi. Oppure perché sono piuttosto brevi, concepiti in maniera snella, adatti alla frenesia quotidiana. Richiedono un impegno totalizzante e intenso ma circoscritto, meno dispersivo della forma romanzesca. Non è tuttavia necessario confrontare le due forme narrative nel caso di “Storia di Ettore L.”, antologia scritta dal giovane autore Rocco Della Corte e pubblicata dalla casa editrice Scatole Parlanti.

Classe ’92, salernitano di nascita e veliterno d’adozione,ha dato alla luceun’opera può definirsi un “romanzo diffuso” anche se tutto ciò si comprende alla fine con una calviniana rivelazione. Dopo le esperienze di saggista, con “Giorgio Bassani professore fuori le mura” (Aracne, vincitore della menzione speciale del Premio Bassani-NissimHaggiag 2018) e “L’umorismo cosmico. Scritti su Achille Campanile” (Atlantide, un piccolo ‘caso’ editoriale), Rocco Della Corte esordisce nel campo della narrativa e approda in Libreria con una raccolta di racconti dallo stile multiforme. Il lettore, accompagnato a mano a mano e apparentemente senza un filo conduttore, incontra personaggi dal carattere molto diverso: introspettivi, timidi, baldanzosi, narcisisti, ingenui. C’è tutta la gamma delle tipizzazioni comiche e drammatiche, così come possono considerarsi da fiction, esistenzialisti e umoristici i vari spaccati narrati.

Sperimentalismo e sfida le parole chiave della storia: “non c’è un tratto unificante netto, ognuno trova quello che vuole. A me interessava, dal punto di vista narrativo, passare dalla dimensione oggettiva della scrittura a quella soggettiva senza che questo salto pesasse troppo al lettore”, dice Rocco Della Corte in merito a “Storia di Ettore L.”. La prima domanda potrebbe riguardare proprio il nome del protagonista: “in realtà è un non-protagonista”, svela l’autore, “piuttosto un comprimario che alla lunga risulta vincente. Un ibrido discreto che non ha fretta di apparire e che alla fine si ruba la scena sornione”. Il libro non ha maestri ispiratori, gli stili diversi non ne consentono di fatto un’identificazione precisa: “molto meglio, rivendico la mia incoerenza che serve a crescere e ad entrare in un mondo strano ed estraneo con i piedi puntati”. “Storia di Ettore L.” è una “chicca ambiziosa” della letteratura contemporanea adatta a tutte le età che parte dall’editoria indipendente. Si trova in tutte le librerie d’Italia e negli store on line, mentre in rete circolano già alcuni video con dei passi recitati: il primo è stato interpretato da Luigi Pisani, attore professionista, cilentano, noto tra le altre cose per i ruoli ricoperti nel cinema/tv “Gomorra”, “Squadra Antimafia”, “Noi credevamo” e a teatro in pieces con Mariangela Melato, Monica Guerritore, Massimo Ranieri. Si è cimentato nella lettura del racconto “Il permaloso” raccogliendo un migliaio di likes in tre giorni. Giusto per non farci rimanere male l’autore.