Viterbo, abusa di una minore era già stato condannato per lo stesso reato

Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe abusato di una bambina che non ha ancora compiuto 10 anni. Il 46enne, con precedenti penali per reati analoghi, è già stato stato condannato una volta con sentenza definitiva. A denunciare l’episodio che ha portato all’arresto sarebbe stata la madre della bambina, 35enne separata e con l’affido esclusivo della figlia, che insospettita dall’atteggiamento della figlia ha poi scoperto l’abuso. L’uomo si trova ora agli arresti domiciliari e fa parte di una congregazione religiosa frequentata occasionalmente anche dalla madre della piccola. Le indagini, portate avanti dalla sezione Reati contro i minori e reati a sfondo sessuale della polizia, sono scattate dopo la denuncia fatta dalla madre della piccola. Dopo la separazione dal compagno si era avvicinata a una congregazione religiosa del luogo e a gennaio, dopo una funzione, aveva partecipato a un pranzo dell’associazione insieme alla figlia. Dopo alcuni giorni la donna ha notato che la bambina si comportava in modo strano e parlando con lei ha scoperto che mentre la piccola si trovava in un’altra stanza a guardare i cartoni animati, un uomo le se era seduto accanto sul divano e aveva compiuto degli atti sessuali su di lei. E’ scattata, così, la denuncia in Questura, dove sono state ascoltate la donna, la bambina e le persone presenti a quel pranzo. Gli agenti hanno subito scoperto che fra i partecipanti c’era anche un uomo già condannato in passato per violenza sessuale su minori e su di lui si sono concentrate le indagini. Originario di Roma, venne arrestato nel 1999 e condannato a quattro anni di reclusione, da scontare agli arresti domiciliari, per abusi compiuti su minorenni e una volta espiata la pena si era trasferito nella Tuscia, iniziando da poco a frequentare la stessa congregazione seguita dalla madre della bambina. Dal pm Fabrizio Tucci, perciò, è stata formulata la richiesta di custodia cautelare per il 46enne ed il gip Francesco Rigato ha concesso all’uomo gli arresti domiciliari.