Soppressione Province, 17 luglio convocazione Consiglio Regionale Calabria

Per l’on. Salvatore Pacenza (PdL) serve fronte compatto dell’Assemblea regionale per dire no alla cancellazione. “La Spending review, due parole che negli anni futuri difficilmente saranno dimenticati dagli italiani. Come potrebbero giacché i tagli alla spesa pubblica li stanno vivendo sulla loro pelle in termini di nuove tasse e disoccupazione a causa dei milioni di posti di lavoro che si perdono di continuo. Non c’è un settore del pubblico impiego che non sia stato preso di mira dal Governo Monti a proposito dei tagli. Il territorio crotonese, già decimato dal versante dell’occupazione, potrebbe vivere un’altra tragedia per la perdita di altri posti di lavoro a causa dell’eliminazione della Provincia. Martedì 17 luglio il Consiglio regionale si riunirà per discutere ed approvare l’atteggiamento che la Regione dovrà tenere nei confronti del Governo Nazionale.

A tal proposito l’on. Salvatore Pacenza (PdL) interviene su Consiglio straordinario: “La speranza è che nella seduta di domani emergerà una posizione ferma ed univoca da parte del Consiglio regionale rispetto a quanto previsto nel decreto legge sulla spending review all’articolo 17: ossia di netta contrarietà alla cancellazione delle Province calabresi di Crotone e Vibo!”. È questa l’appello lanciato dal presidente del Comitato regionale per la qualità e la fattibilità delle leggi, Salvatore Pacenza (PdL), a circa 24 ore dalla seduta straordinaria del Consiglio regionale che avrà un unico punto all’ordine del giorno: “Provvedimento del Governo di soppressione delle Province di Crotone e Vibo Valentia – Dibattito e conseguenti determinazioni”. È necessario – sottolinea l’onorevole Salvatore Pacenza – che l’Assemblea di palazzo Campanella impegni l’esecutivo regionale a fare ricorso in Corte costituzionale qualora il provvedimento venga approvato in Parlamento. L’unanimità su eventuali determinazioni del Consiglio regionale sarebbero un bel segnale da lanciare, non solo nei confronti del governo nazionale, ma anche di quei parlamentari calabresi che, da qui a qualche settimana, si troveranno a dover votare il documento in aula, magari dovendo decidere di assumere una posizione differente rispetto a quella annunciata dal partito d’appartenenza. Cosa, questa, che potrebbe riflettersi anche domani in aula a Reggio Calabria, dove si preannuncia la posizione favorevole alla conversione in legge del decreto da parte del Pdl e dell’Udc. Ricordo ai miei colleghi delle tre Province calabresi non interessate dalla soppressione – prosegue l’onorevole Pacenza – che la creazione degli Enti intermedi di Crotone e Vibo sono state, prima che una svolta democratica per questi territori, anche e soprattutto delle conquiste sociali garantite da tutti quei presidi di sicurezza e tecnico-burocratici che oggi vengono messi a serio rischio dal provvedimento di contenimento della spesa. “Sono sicuro – conclude l’onorevole Pacenza – che i colleghi a cui mi rivolgo avranno la sensibilità e la lungimiranza per comprendere la necessità di resistere ed opporsi in ogni modo a questo intendimento del governo, assumendo in aula la posizione politico-istituzionale richiesta”.