Gravissimo il leader No Tav Luca Abbà caduto da un traliccio
Con un giorno di anticipo rispetto alle previsioni, sono cominciati alle ore 08:00 i lavori di allargamento del cantiere della Tav a Chiomonte. Quando sono arrivate le forze dell’ordine alla baita Clarea, lo storico presidio No Tav a poche centinaia di metri dalle reti, hanno trovato una ventina di manifestanti.
Uno di loro, Luca Abbà, 37 anni circa, tra i proprietari di uno dei pezzi di terreno oggetto dell’esproprio, per protesta è salito su un traliccio dell’alta tensione. Ha preso la scossa ed è caduto da un’altezza di dieci metri. Sul posto è arrivato l’elisoccorso che lo ha trasportato all’ospedale Cto di Torino.
Luca Abbà era salito sul traliccio per “resistere” allo sgombero della baita che da mesi è diventato un punto di riferimento per gli attivisti. Un’azione che era stata decisa la sera prima con gli altri militanti e aveva come obiettivi quello di rallentare i lavori e attirare l’attenzione della Valle. Intorno alle ore 09:00 secondo alcuni testimoni, gli agenti hanno cercato di raggiungerlo. Quindi è salito ancora. Poi una scintilla. E l’uomo è caduto da circa dieci metri. Chi era presente racconta di un’attesa di “almeno 15 minuti prima che arrivassero i soccorsi”.
Quindici metri di caduta e lesioni giudicate gravissime. E’ finita così la protesta di Luca Abbà, uno dei leader storici del movimento No Tav che nel tentativo di bloccare l’allargamento del cantiere era salito su un traliccio dell’alta tensione e da lì è precipitato. E gli ultimi istanti della sua iniziativa sono stati raccontati in diretta radiofonica da Radioblackout, un’emittente indipendente dell’area di Torino da sempre vicina al movimento No Tav.