Luca Laurenti perseguitato da Equitalia

Il noto volto televisivo rischia di perdere le sue case. Sei appartamenti in zona corso Buenos Aires, a Milano, per un valore totale di cinque milioni di euro, presto potrebbero non essere più suoi. Il pignoramento lo ha disposto Equitalia. L’Agenzia delle entrate contesta al comico il mancato pagamento di imposte Irap per 2 milioni di euro fra il 2000 e il 2005. Si tratta di tasse dichiarate, ma non versate dal popolare protagonista di trasmissioni e pubblicità televisive. Non versate per un contenzioso avviato da lui e dalla moglie, Raffaella Ferrari, fin dal 2007, che trascinandosi fino a oggi ha fatto lievitare in modo iperbolico la somma. La tesi sostenuta dai legali della coppia, risultata perdente nel primo grado di giudizio, è che l’imposta regionale per le attività produttive prevista per i liberi professionisti non riguardi la sua attività perché non dispone di un’organizzazione professionale — composta da segretarie, uffici e tutto il resto, come quelle su cui si reggono gli studi degli avvocati o dei commercialisti. Nel giro di un paio di settimane ci sarà la decisione d’appello sulla causa. Dopodiché, se la sentenza dovesse diventare definitiva, gli appartamenti potrebbero essere messi all’asta dall’ufficio delle esecuzioni del tribunale di Milano.

Nel mirino di Equitalia, che agisce su mandato dell’Agenzia delle Entrate, ci sono cinque monolocali in via Tadino e un appartamento in via Vittorio Veneto. Non figura, invece, l’appartamento su due piani di viale Tunisia per il quale, sempre nel 2007, Laurenti dovette pagare 54 mila euro al fisco. Per le Entrate quell’appartamento non andava considerato come “prima casa”, come lo dichiaravano Laurenti e la moglie, ma come “immobile di lusso”. Dopo un contraddittorio sulle dimensioni dell’appartamento, non di 232 metri quadrati come dichiarato ma di 270, l’Agenzia delle Entrate diede ragione alla commissione tributaria provinciale, che respinse i ricorsi presentati dall’attore che recentemente ha venduto l’appartamento.