Milano, Sos Impresa si costituisce parte civile nel processo Infinito

Un colpo alle cosche della ‘ndrangheta colpite nel luglio scorso dalla maxi operazione “Infinito”, che ha portato a oltre 300 arresti tra Calabria e Lombardia. “Questa operazione- spiega Lino Busà presidente di Sos Impresa- denuda la presenza delle organizzazioni criminali anche nell’industrializzato nord Italia. E mostra come le ‘ndrine hanno ramificato cellule locali anche attraverso reati tipici che le caratterizzano, penso alle estorsioni e al taglieggiamento, con lo scopo ultimo di acquisire le grandi aziende. Questa importante operazione mostra un altro volto delle mafie, quello dell’intromissione nei grandi processi finanziari, come a voler posare cappello e lupara e tentare di modificare in maniera illegale i flussi finanziari. Ci siamo costituiti parte civile e rappresentati dall’avvocato Davide Grassi a Milano, mentre per il processo in Calabria siamo rappresentati dall’avvocato Giuseppe Basile- conclude Busà- già nel processo relativo all’operazione Crimine in Calabria e oggi a Milano facciamo lo stesso. Con questa azione vogliamo contribuire a sostenere tutti gli imprenditori che denunciano, le vittime offese, dare spalla alla magistratura che si è impegnata in questo senso e raccogliere l’invito  del procuratore Ilda Boccassini che ha più volte denunciato il silenzio sulla presenza delle mafie in Lombardia”. L’operazione, che ha decapitato i vertici della ‘ndrangheta in Lombardia, vede 39 imputati tra cui anche l’ex direttore della Asl di Pavia, Carlo Chiriaco: secondo l’accusa, sarebbe stato un elemento di raccordo tra i boss della ‘ndrangheta e alcuni esponenti politici. Tra gli imputati che sono anche l’ex capo della ‘ndrangheta in Lombardia, Giuseppe “Pino” Neri, Vincenzo Novella figlio del boss Carmelo ucciso nel 2008 e Ivano Perego della Perego General Contractor.