Corigliano, lo scioglimento del Comune serva da monito

“Lo scioglimento del Consiglio Comunale di Corigliano Calabro, anche se giunto con qualche ritardo, innesca un percorso positivo che può consentire all’intero comunità locale di ribellarsi con più forza alla ‘ndrangheta. Leggeremo con molta attenzione le motivazioni dello scioglimento e chiederemo che sia applicata con rigore la normativa, sia impedendo la ricandidatura degli amministratori le cui scelte sono alla base della motivazione di scioglimento, sia agendo con la necessaria severità contro gli eventuali esponenti della burocrazia comunale che non hanno saputo tenere le cosche lontane dalle attività del comune. Ci auguriamo che tutti i cittadini accompagnino l’azione di risanamento dei Commissari prefettizi ribellandosi alla violenza delle cosche e denunciando ogni tentativo di mantenere il controllo del territorio da parte dei boss.” Lo hanno dichiarato Laura Garavini e Luigi De Sena, rispettivamente capogruppo del Partito Democratico e Vicepresidente in Commissione Antimafia. Il deputato del Pd Franco Laratta nel corso di una manifestazione ha dichiarato: “è gravissimo che il sindaco e gli amministratori di Corigliano non abbiano sentito il bisogno ed il dovere di dimettersi immediatamente all’apertura della sconcertante vicenda giudiziaria, evitando così a Corigliano il timbro infamante di città mafiosa. Oggi ha comunque vinto la Corigliano onesta e quei politici, penso soprattutto al Pd ai suoi dirigenti e ad Aldo Algieri, che hanno condotto una battaglia di civiltà e di lotta all’inquinamento mafioso. Ha perso il governatore Scopelliti che con un atteggiamento imprudente e consolatorio ha garantito appoggio e sostegno ai suoi riferimenti politi locali, invece di prendere le distanze e condannare fatti gravissimi che hanno scioccato l’opinione pubblica calabrese”.