Emergenza Sanità in Calabria: Bevacqua critica l’approccio ospedaliero di Occhiuto e sollecita un cambio di rotta

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L’emergenza sanitaria in Calabria continua a essere al centro del dibattito politico regionale. Il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Mimmo Bevacqua, ha recentemente espresso forte preoccupazione per l’approccio adottato dalla giunta regionale di centrodestra, guidata dal presidente Roberto Occhiuto, riguardo alla gestione del sistema sanitario. Secondo Bevacqua, l’attuale modello, che continua a privilegiare la rete ospedaliera, è un “errore storico” che rischia di non rispondere adeguatamente alle reali necessità della popolazione calabrese.

Durante un consiglio regionale appositamente convocato per discutere della situazione sanitaria, Bevacqua ha sottolineato la necessità di un intervento urgente per riformare un sistema che, a suo avviso, è ancora troppo vulnerabile. “Il dibattito di ieri ha dimostrato quanto fosse fondamentale convocare un Consiglio ad hoc sulla sanità, come opposizione abbiamo chiesto con forza, per discutere un tema così cruciale per la qualità della vita dei calabresi”, ha dichiarato il capogruppo dem, facendo riferimento al dibattito parlamentare che ha messo in evidenza la gravità delle politiche sanitarie regionali.

Un sistema sanitario fragile

Bevacqua ha richiamato l’attenzione sul lungo periodo di commissariamento che ha caratterizzato la sanità calabrese, iniziato sotto la giunta Scopelliti e proseguito sotto la gestione del centrodestra, che governa la regione da oltre dieci anni. “Dopo 15 anni di commissariamento, la Calabria continua a subire politiche che hanno favorito la migrazione sanitaria, costringendo i calabresi a cercare cure lontano dalla nostra regione”, ha osservato il capogruppo del PD, accusando la giunta regionale di non aver saputo rispondere alle crescenti difficoltà del sistema sanitario locale.

Critiche alla visione della giunta Occhiuto

Una delle principali critiche mosse da Bevacqua riguarda la richiesta della giunta Occhiuto di ottenere “pieni poteri” sull’edilizia sanitaria. Secondo il capogruppo PD, questa richiesta è segno di una “debolezza gestionale”, evidenziando l’incapacità di raggiungere gli obiettivi prefissati. Inoltre, Bevacqua ha giudicato “un atto burocratico” il piano sulla rete ospedaliera presentato dal governatore, che a suo parere non tiene conto delle mutate esigenze della popolazione calabrese. La proposta, che in gran parte riprende il piano precedente dell’ex commissario Scura, non risponde adeguatamente alla necessità di potenziare l’assistenza territoriale, soprattutto nelle aree interne, né alle carenze nei servizi sociosanitari.

Anche i progetti riguardanti la costruzione di nuovi ospedali, come quelli di Palmi, Vibo Valentia e Sibaritide, sono stati criticati da Bevacqua, che ha fatto notare come questi risalgano a ordinanze emesse già nel 2007, quindi ben prima dell’amministrazione di Occhiuto. “Questi progetti non sono frutto di una visione del presidente Occhiuto, ma rappresentano una continuità con il passato”, ha dichiarato Bevacqua.

Un appello alla riforma del modello sanitario

Il capogruppo del PD ha ribadito la sua contrarietà all’approccio ospedaliero centrico, che considera inadeguato per la Calabria, una regione con una popolazione in gran parte anziana e con ampie zone interne sempre più isolate. “Continuare a pensare che si possano risolvere i problemi sanitari della Calabria solo con gli ospedali è un errore storico”, ha affermato Bevacqua, sottolineando la necessità di investire maggiormente nell’assistenza territoriale e nei servizi sociosanitari. Solo così si potrà garantire un accesso equo alla salute per tutti i cittadini, anche quelli dei piccoli centri, evitando l’ingolfamento dei pronto soccorso e migliorando la qualità dei servizi.

La proposta di un osservatorio regionale permanente

Per affrontare le problematiche strutturali della sanità in Calabria, Bevacqua ha lanciato una proposta concreta: la creazione di un osservatorio regionale permanente, aperto alle forze sociali e sindacali, per discutere e trovare soluzioni adeguate alle reali esigenze del territorio. “È necessario un confronto continuo e costruttivo tra le istituzioni, le forze sociali e i cittadini per costruire un sistema sanitario che sia veramente a servizio della comunità”, ha concluso Bevacqua.

La situazione sanitaria in Calabria resta dunque critica, e il dibattito politico si intensifica, con la speranza che il nuovo piano d’azione possa rispondere alle sfide del presente e garantire un futuro migliore per i calabresi.