Sebba: tra sport e musica, la libertà di esprimersi a 360 gradi

Campione sul campo e artista sul palco, Sebastiano Paterniti, in arte Sebba, è un talento poliedrico che riesce a fondere due mondi apparentemente opposti: lo sport e la musica. Portiere della Nazionale Italiana di Beach Soccer con oltre 50 presenze, ha collezionato successi straordinari, tra cui il titolo di campione d’Europa 2023, il titolo mondiale per club con il Napoli e l’argento olimpico a Cracovia. Parallelamente, ha sempre coltivato la passione per la musica, dapprima esibendosi con diverse band, poi intraprendendo la carriera da solista e facendosi notare in concorsi nazionali.

Con il nuovo singolo Libero, Sebba racconta il bisogno di evasione e il peso dei ricordi, in un brano che fonde intensità emotiva e sonorità avvolgenti. In questa intervista ci svela il suo mondo, il suo equilibrio tra disciplina e creatività, e i prossimi passi della sua carriera artistica.

Sei un artista e un atleta di successo. Come riesci a conciliare musica e sport nella tua vita?

Tanta fatica e dedizione. Non è semplice ma credo che non esista altro modo di vivere che non sia con passione.

Il beach soccer richiede disciplina e rigore, mentre la musica è espressione libera. Come si bilanciano questi due mondi dentro di te?

Credo che una persona in equilibrio sia in grado di poter affrontare ogni cosa. Basta prendere le cose migliori da quello che si fa e usarle anche in altri ambiti in modo da poter avere benefici maggiori. Anche la musica ha bisogno di disciplina e rigore, come anche lo sport, necessita di quella dose di libertà per poter prendere le scelte giuste e vincere.

Nel videoclip di “Libero” il protagonista cerca una via di fuga, ma poi i ricordi tornano a tormentarlo. Hai mai vissuto un momento simile nella tua vita?

Certo, quello che scrivo è parte della mia vita. Momenti da cui provo a tirarne fuori l’emozione ed a ragionarci su per comprendere e comprendermi meglio.

Il tuo percorso musicale è iniziato con le cover band, poi sei passato ai brani inediti. Cosa ti ha spinto a fare questo passo?

Ho iniziato a scrivere per me, con la mia chitarra e poi è stato un continuo crescendo. E’ stata più un esigenza, una cosa naturale a cui ho lasciato spazio e ho dato modo di crescere.

Dopo i successi sportivi e l’evoluzione musicale con “Libero”, quali sono i tuoi prossimi obiettivi?

Ho ancora molta musica da far sentire, ci saranno nuovi singoli che poi andranno a formare l’album. Ho in programma alcuni live e degli eventi che stiamo definendo via via col mio manager.