Papa Francesco in lieve miglioramento: ottimismo, ma la prognosi resta riservata

Papa Francesco Foto di Annett Klingner da Pixabay

Le ultime notizie diffuse dalla Sala Stampa vaticana offrono un cauto ottimismo sulle condizioni di salute di Papa Francesco. Il bollettino serale segnala infatti “un lieve miglioramento”, pur precisando che “la prognosi resta riservata”. Tra gli aggiornamenti più attesi c’era il risultato della TAC polmonare effettuata ieri, che ha evidenziato “una normale evoluzione del quadro flogistico polmonare”.

Nelle ultime 24 ore, quindi, il Pontefice ha mostrato segnali positivi di ripresa. Questo è confermato anche dagli “esami ematochimici ed emacrocitometrici” odierni, che indicano un’evoluzione favorevole dello stato di salute. Per quanto riguarda la respirazione, il Vaticano ha precisato che “il Santo Padre continua l’ossigenoterapia ad alti flussi”, senza episodi di crisi respiratorie asmatiformi. Prosegue, inoltre, il percorso di fisioterapia respiratoria. Nel corso della giornata, Papa Francesco ha ricevuto l’Eucaristia e ha dedicato il pomeriggio ad alcune attività lavorative.

L’efficacia delle cure

Dall’ospedale Gemelli, dove il Pontefice è ricoverato dal 14 febbraio scorso, emergono segnali incoraggianti sul fronte terapeutico. Il quadro clinico si presenta in netto miglioramento sotto diversi aspetti: la lieve insufficienza renale riscontrata nei giorni precedenti è rientrata, non si sono verificate ulteriori crisi respiratorie e l’infiammazione polmonare sembra in via di risoluzione. La TAC ha inoltre confermato che non vi sono stati peggioramenti.

Il riferimento agli esami ematochimici ed emacrocitometrici nel bollettino medico indica che anche i parametri del sangue confermano l’andamento positivo registrato ieri. Sarà fondamentale monitorare l’evoluzione della situazione nelle prossime 24 ore per comprendere se e quando i medici potranno sciogliere la prognosi.

“Verso la guarigione della polmonite”

A confermare l’andamento favorevole è anche il professor Luca Brunese, presidente eletto della Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica (SIRM), che ha commentato il bollettino vaticano ai microfoni di Adnkronos. “La TAC conferma un miglioramento della polmonite bilaterale di cui il Papa è affetto. Il focolaio polmonitico si è ridotto in dimensione e densità, mentre il parenchima polmonare è tornato libero”, ha spiegato lo specialista.

Pur esprimendo ottimismo, Brunese ha sottolineato la necessità di mantenere alta l’attenzione: “Rimangono altre criticità. L’ossigenoterapia ad alti flussi è ancora necessaria e la situazione resta delicata, motivo per cui la prognosi rimane riservata”.

Preghiere per il Pontefice

Intanto, da ogni parte del mondo continuano ad arrivare attestati di affetto e vicinanza per il Papa. A margine di un evento alla Camera, il Cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della CEI, ha dichiarato: “Tanti credenti, ma anche tanti non credenti, stanno pregando per lui in modi diversi”.

Un pensiero di vicinanza è arrivato anche dal Cardinale Angelo Comastri, vicario generale emerito di Sua Santità per la Città del Vaticano: “Il Papa sta vivendo un momento difficile, come accade a tutti. Noi cerchiamo di stargli vicino con la preghiera, poi il resto è nelle mani di Dio”.

Nel frattempo, il Pontefice ha trascorso una notte tranquilla e oggi i medici analizzeranno i nuovi risultati della TAC per valutare l’evoluzione del quadro clinico. L’attenzione resta alta, ma i segnali delle ultime ore lasciano spazio alla speranza.