Per almeno 25 anni Bari emirato sotto il dominio dei musulmani

emiro Foto di Neil Dodhia da Pixabay

È un evento storico lontanissimo nel tempo, sconosciuto a molti baresi. Bari ha ospitato l’unico stato arabo della penisola italiana continentale. Nel IX secolo, per almeno 25 anni Bari fu un emirato sotto il dominio dei musulmani. Le tracce di questo ricordo sono presenti in alcune manifestazioni artistiche, culturali.

Tutto avvenne nell’835 d.C., un periodo che vide l’assedio di Napoli ad opera del ducato longobardo di Benevento. Il console di Napoli non vedendo arrivare gli aiuti dai Franchi e dai Bizantini, suoi alleati, chiese aiuto agli arabi che in quel periodo possedevano buona parte della Sicilia. L’esercito arabo venne chiamato ad intervenire in vicende di guerra dell’Italia continentale. L’aiuto dell’esercito arabo fu fondamentale per i napoletani che riuscirono così a liberarsi dal giogo beneventano. I musulmani saccheggiarono le terre longobarde di Benevento.

Nell’847 il capo berbero Khalfun conquistò la città di Bari, sfruttando la fitta rete di sotterranei e passaggi segreti che consentirono la presa della città. Da qui parte la storia della Bari musulmana che fin dai primi giorni della dominazione di Khalfun si organizzò come un piccolo stato islamico. Nell’853 a reggere le sorti della Bari musulmana fu chiamato l’emiro Mufarrag che cercò di fare riconoscere ufficialmente il protettorato di Bari a Baghdad mediante la costruzione di una moschea. Il fratello Sawadan prese poi il suo posto ottenendo nel 864 il titolo di emiro ufficialmente riconosciuto.

La preoccupazione per l’avanzata saracena convinse il co-imperatore del Sacro Romano Impero Ludovico II e l’imperatore di Costantinopoli Basilio ad allearsi per porre fine alla minacciosa dominazione musulmana. La città di Bari venne così attaccata da terra da Ludovico e da mare da oltre 400 navi di Basilio che nonostante i litigi riuscirono a liberare Bari il 3 febbraio dell’871. Da allora i saraceni iniziarono rappresaglie violente lungo tutte le coste italiane di cui le numerose torri d’avvistamento, diffuse in tutto il Mediterraneo, sono testimonianza.