Nutrimentum, il polo di Studio Chiesa communication dedicato alla corporate heritage per condividere l’arte e la cultura d’impresa

Nutrimentum

Nutrimentum è il polo di Studio Chiesa communication dedicato alla corporate heritage e alla cultura d’impresa che offre un “vocabolario” alternativo che poggia sulla cultura e sull’arte, soprattutto quella contemporanea: una modalità innovativa ed efficace che permette a un’impresa di distinguersi e di veicolare i propri valori in un modo considerato più veritiero e meno manipolabile rispetto ad altre forme di comunicazione.

La comunicazione della cultura d’impresa ha bisogno di linguaggi e codici che riescano a spezzare il muro dell’ovvietà, del “me too” nel senso letterale del termine, cioè dell’imitazione pedissequa di quanto fanno anche gli altri. Certamente una narrazione tradizionale ha dalla sua semplicità e intelligibilità a 360° ma ha anche dei limiti: tutte le imprese si vogliono raccontare e nel farlo fanno leva, anche giustamente, sugli stessi concetti cardine espressi però quasi con le stesse parole. La sensazione che si ricava è di una omogeneizzazione nella quale alla fine nessuno spicca.

Oggi la cultura ha una nuova casa: “Nutrimentum Gallery”uno spazio innovativo in cui l’arte interagisce con ambienti solitamente dedicati al lavoroquotidiano di comunicazione e di branding per le aziende del settore industrial B2B.

La Gallery è stata inaugurata venerdì 14 aprile con la mostra “Tracce, intrecci e tracciati – Il cosmo dell’arte dalla domus alla gallery”, curata dalla storica dell’arte Elisabetta Pozzetti che ha dialogato con Mario Turci, Direttore del Museo Ettore Guatelli, sul tema “Ci sono case che sono musei, ci sono musei che sono case”, per approfondire aspetti che riguardano collezioni, musei e legami tra collezionista e fruitore.

La storia  di Nutrimentum è lunga con alle spalle tante iniziative che sono state capaci di “oltrepassare i sentimenti comuni”, per citare una frase di Marina Abramović.

«Nutrimentum Gallery rappresenta un concetto innovativo e stimolante in grado di creare un ambiente fertile dove confluiscono la dimensione lavorativa e quella artistica»spiega Enrico Chiesa Co-founder e Amministratore Delegato di Studio Chiesa communication. Non è solo un luogo destinato a un uso specifico, ma esprime la naturale estensione del modo di lavorare in team, dove la diversità di esperienze e di conoscenze è patrimonio condiviso e arricchimento reciproco.

«Uno spazio dedicato all’arte contemporanea, nostra cifra stilistica per supportare la cultura d’impresa delle aziende con cui lavoriamo e sulla quale si appoggiano le nostre fondamenta e la nostra identità», afferma Rossella Roncaia co-founder di Studio Chiesa communication.

«La Gallery, che amiamo considerare anche la nostra officina dei saperi è il proseguimento del nostro progetto “Nutrimentum – l’arte alimenta l’uomo” attraverso il quale vogliamo raccontare con modalità innovativa la corporate heritage e la cultura d’impresa delle aziende italiane e delle pmi in particolare, attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea e alla contaminazione tra digitale e reale».

Attraverso l’esperienza dell’arte interpretiamo e capiamo il tempo in cui viviamo, testandone il polso per sentirne il battito. E’ quindi importante che l’arte diventi accessibile e si trovi ovunque noi desideriamo incanalare nuova energia e creatività, persino nei luoghi di lavoro.
“Nutrimentum Gallery” non è quindi una semplice galleria d’arte, ma un vero e proprio salotto dove assaporare un momento di piacere dell’anima anche all’interno di una intensa giornata lavorativa. È uno spazio di “chiacchiere e dialettica, un laboratorio d’ispirazione e di idee” che apre le sue porte allo stupore, facendo sedere tra opere d’arte e pile di libri, pronti per essere

sfogliati e aprire mondi sconosciuti. È un luogo dove la condivisione dell’arte e della cultura diventa un’esperienza di crescita e scambio per favorire nuove connessioni e sinergie.

La prima mostra di “Nutrimentum Gallery” si inserisce come la prima tappa, come una sorta di “espansione fuori mura guatelliane”, della terza edizione di “Visioni dell’infra-ordinario – Ci sono case che sono musei, ci sono musei che sono case” del Museo Ettore Guatelli (di cui Studio Chiesa communication è partner fin dalle origini).

L’allestimento propone una selezione di opere collezionate nella casa dei fondatori di Studio Chiesa, in dialogo con una installazione del Museo Ettore Guatelli, “Valigie come case, valigie come musei”. La valigia è un oggetto famigliare che esprime l’idea di trasporto, di contenitore, dove all’interno può starci, se vogliamo, una casa intera. Tra le opere esposte, anche una poltrona di Carla Tolomeo dalle mille lune, che svetta nello spazio allestito e realizzata con materiali di riciclo.