A Cagliari la presentazione di “Bacio alla terra” cortometraggio di Giulia Clarkson e Grazia Dentoni

bacio alla terra

Realizzato grazie al contributo della Regione Sardegna, della Fondazione di Sardegna e dei Comuni di Seulo e Quartu Sant’Elena, e ispirato alla Dea Madre mediterranea e all’interpretazione dell’archeologa Marija Gimbutas, “Bacio alla terra” è un progetto sociale e poetico che riguarda i momenti della nascita, la relazione madre-figlia e la conquista dell’autonomia e della pienezza.

Girato lo scorso giugno in una settimana, tra Quartu Sant’Elena, Seulo e Pimentel, “Bacio alla terra” è un cortometraggio di 20 minuti prodotto dall’associazione culturale Ananché. Sarà presentato a Cagliari, nelle sede della Fondazione di Sardegna, mercoledì 17 maggio alle ore 18:00. Presenti in sala le registe, Giulia Clarkson e Grazia Dentoni, insieme a parte del cast e dei professionisti che hanno lavorato alle riprese. Il cortometraggio sarà introdotto da Alessandra Menesini.

“Bacio alla terra” nasce dalla ricerca di Giulia Clarkson, alla sua prima esperienza da regista, sul senso della sacralità della vita legata al mondo femminile, portata avanti in parallelo con Matrilineare, il decennale lavoro teatrale condotto, con numerose donne nei luoghi sacri della Sardegna, da Grazia Dentoni, attrice, regista teatrale e video maker. La trama vede la protagonista Eulalia, interpretata da una bravissima Rose Aste, addetta alle pulizia di una veleria che vive nell’inconsapevolezza di giornate solitarie e monotone. Un imprevisto la condurrà in uno spazio magico dove sarà ricucito il filo spezzato della sua esistenza e le sarà dato vivere l’esperienza straordinaria del ricongiungimento con il sé più profondo.

Oltre a Rose Aste, hanno preso parte al corto le attrici Violeta Ibanez, Virginia Viviano, la stessa Grazia Dentoni e le attrici non professioniste Elisabetta Cadeddu, Maria Lorena Carta, Elena Faa, Elisabetta Mulas, Natalina Mulas, Cinzia Murgia e Valeria Carta e Marcello Cogoni. La direzione della fotografia è firmata da Giulia Camba, il montaggio e gli aggiustamenti del colore da Alonso Crespo. Le musiche sono di Marco Rocca, l’audio di Roberto Cois e Cladinè Curreli. Fotografi di scena Luisa Deias e Vinicio Cannas; Carlo Onnis assistente operatore, Carla Aledda trucco, traduzioni in inglese di Maria Ann George.