E’ morto Pelé, uno dei più forti campioni della storia del calcio

Pelè

Si è spento a San Paolo del Brasile il Re del calcio. Da tempo era malato di tumore, Pelè è morto ad 82 anni. Pelé è uno dei più importanti calciatori della storia. Da tempo Edson Arantes do Nascimento era malato di tumore al colon. Nelle ultime settimane era stato ricoverato e il 21 dicembre i medici avevano parlato di “condizioni in peggioramento” a causa di “una insufficienza renale e cardiaca”.

O Rei non ce l’ha fatta. Ha combattuto fino all’ultimo, come ha sempre fatto in vita sua, sul campo di calcio e fuori. Negli scorsi mesi era stato sottoposto all’ennesimo ciclo di chemioterapia e fin da subito le indiscrezioni filtrate dall’ospedale avevano lasciato poche speranze. Pelé non si è mai arreso. Debilitato ormai da anni, anche per via di un serio problema all’anca che ne condizionava i movimenti e che lo costringeva a usare il bastone per muoversi. Ha affrontato il suo calvario con la stessa forza e la stessa tenacia che aveva sul campo e che gli hanno permesso di vincere tre Mondiali, 1958, 1962 e 1970, unico calciatore della storia a riuscirci. Di segnare oltre 1281 gol in 1363 partite fra Santos, New York Cosmos e Brasile. Di diventare calciatore del Secolo per la Fifa, per il Comitato Olimpico Internazionale e per l’International Federation of Football History & Statistics, nonché Pallone d’oro del secolo, unico giocatore al mondo.

A 16 anni era divenuto il capocannoniere del Campionato Paulista, un anno dopo era in Nazionale, a 17 e 249 giorni vinceva il suo primo Mondiale. Mai più nessuno come lui. Dopo la vittoria del Mondiale messicano del 1970, con quel 4-1 in finale contro l’Italia di Mazzola e Rivera, il Sunday Times titolò a tutta pagina: “How do you spell Pelé? G-O-D”.