All’Ipseoa “Gagliardi” scatti esclusivi per la storia dell’AIPD di Vibo

Lunedì 5 dicembre sono state completate le foto per il tradizionale calendario, realizzate nei laboratori dell’istituto alberghiero. Protagonisti i ragazzi dell’AIPD, i giocatori della Tonno Callipo, il presidente Pippo Callipo e un ospite speciale, il vescovo Attilio Nostro. Ad accoglierli  la DS Eleonora Rombolà e il  personale scolastico del Corso Serale.

 Nella stessa giornata nei laboratori si è dato inizio al progetto “Cuciniamo insieme”. Il prossimo appuntamento domani, mercoledì 14, con inizio verso le 16, con una festa conviviale in cui saranno preparati prodotti della tradizione natalizia

Educazione alla solidarietà, sport, inclusione, didattica, convivialità si sono dati appuntamento all’Ipseoa “E. Gagliardi” di Vibo Valentia. Ad essere protagonisti i ragazzi  che fanno parte dell’associazione “AIPD” di Vibo Valentia, guidati dal presidente Giuseppe Bagnato. E l’istituto, con i suoi laboratori, la DS Eleonora Rombolà, lo chef Pino Cardamone, gli studenti e il personale scolastico del Corso Serale, faranno da sfondo al tradizionale calendario che ogni anno la squadra di pallavolo “Tonno Callipo” (che milita in A2) dedica all’associazione. Immancabile il suo presidente Pippo Callipo, presente nell’occasione insieme alla sua signora, la manager Cinzia Ieracitano, che ogni anno dedicano ai portatori di questa sindrome, dell’associazione AIPD di Vibo Valentia.

l’appuntamento per realizzare la foto di copertina del calendario mentre nei giorni precedenti sono stati fatti gli altri scatti con i giocatori della Volley Tonno Callipo.  Quest’anno nelle foto che andranno a comporre l’album di famiglia, ci sarà un ospite speciale, il vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea mons. Attilio Nostro, particolarmente sensibile verso i down (anche lo scorso anno ha partecipato ad una iniziativa dedicata a loro, svolta sempre nell’Ipseoa Gagliardi).

Nel corso della serata si sono aggregati ben tre assessori dell’Amministrazione comunale di Vibo Valentia guidata dal sindaco Maria Limardo, Michele Falduto (Sport, Turismo e Spettacolo) Antonella  Tripodi (Cultura, Pari opportunità e Rapporti con il mondo delle associazioni), e Rosa Chiaravalloti (Pubblica Istruzione e Politiche sociali).

L’incontro è stato contrassegnato da una attività nei laboratori di cucina, guidati dal prof. Pino Cardamone e supportato dal prof. Tonino Ramondino (entrambi docenti di Enogastronomia del “Gagliardi”), con il supporto degli studenti del Corso Serale, insieme agli assistenti e al personale scolastico, nell’ambito del progetto “Cuciniamo insieme”. In questo mini-corso veloce i 14 allievi si sono esercitati a preparare e filare i tradizionali fileja, cucinarli e poi degustarli. Stesso percorso con le uova all’occhio di bue. Alle prese con l’impasto, la filatura e i fornelli, tutti muniti di divisa da chef, i novelli studenti hanno potuto vivere una esperienza di spensierata allegria, che si porteranno nel loro bagaglio di vita, già carico di sacrifici e difficoltà, ma anche di esemplare tenacia e fiducia, ingredienti fondamentali per affrontare il non semplice percorso esistenziale, insieme alle loro famiglie.

Il progetto è stato concepito come un percorso formativo di inclusione e di solidarietà. Iniziato lo scorso anno, grazie all’impegno profuso dalla prof.ssa Maddalena Achille, quest’anno è portato avanti con altrettanta dedizione dalla prof.ssa Antonella Araneo (referente del progetto).

Nel programma si prevedono quattro appuntamenti. Il prossimo sarà domani (mercoledì 14) sempre nel pomeriggio, con una festa di Natale, dove alla preparazione dei prodotti tipici tradizionali natalizi (come zeppole e torroni), seguiranno musica e canti, scanditi dal karaoke, per far divertire grandi e piccoli, figli e genitori.

E l’Ipseoa “Gagliardi”, grazie all’impegno umano e sociale della DS Eleonora Rombolà, dei docenti e del personale scolastico, si candida a diventare polo come “Scuola di Solidarietà” che include attraverso l’apertura al territorio, e per dare risposte alle diverse istanze delle famiglie che devono affrontare le problematiche relative alla disabilità. I momenti di convivialità aiutano e rafforzano il rapporto di conoscenza del territorio, attraverso l’esperienza didattica e le attività di sostegno e di inclusione.