Mondiali senza Italia: perdite da ripianare per la Rai!

Mancini ph profilo fb nazionale italiana di calcio

Con l’Italia che non andrà ai Mondiali in Qatar in Rai si leccano le ferite. Viale Mazzini si è aggiudicata i diritti multipiattaforma in Tv, digitale e radio, in esclusiva, per tutte le 64 partite dei prossimi Mondiali invernali. Si è arrivati a parlare di un quantum superiore ai 100 milioni e fino a 170. L’unica dichiarazione Rai è stata l’indicare una spesa inferiore ai 180 milioni per i diritti del 2014.

Dal 2006 in poi ai Mondiali ha tenuto banco il ticket Rai-Sky. Per l’edizione del 2018, invece, i diritti furono assegnati con la notizia, già acquisita, dell’eliminazione dell’Italia. In quell’occasione la spuntò Mediaset, per una cifra attorno agli 80 milioni con cui è stata messa agli atti un’operazione di successo, con un centinaio di milioni di raccolta pubblicitaria. Anche per il Qatar – ma senza sapere della qualificazione o meno dell’Italia – il gruppo di Cologno si era fatto avanti, come Amazon. A spuntarla è stata la Rai.

Ora ci sono problemi in chiave sublicenza. Viale Mazzini non aveva affrontato la questione. Con l’Italia fuori, sarà difficile spuntare cifre significative per la sublicenza di parte dei diritti. Se si pensa alla pay Tv, il gioco funziona con l’Italia impegnata (per le partite in chiaro) lasciando alla pay tutte le altre migliori partite. Senza gli azzurri, una pay come Sky dovrebbe trasmettere le migliori partite. Che però sono le stesse in grado di garantire audience sul free.

In Rai si guarda con fiducia al fatto che si giocherà tra novembre e dicembre con minori distrazioni fuori casa tali da tenere gli spettatori lontani dalla tv. Difficile che Mediaset possa essere della partita, ma non è escluso. Sempre che la Rai decida di vendere parte dei diritti e non, invece, di tentare di fare quadrato.