Orchite: diagnosi e come curarla

L’orchite consiste in una infiammazione del testicolo che può essere di tipo cronico o acuto; essa può riguardare un solo testicolo o entrambi, coinvolgendo anche una parte dell’apparato genitale. La cura è a base di farmaci, ma non è sufficiente: il paziente, infatti, è invitato a riposare, meglio se sdraiato a letto, e deve applicare sullo scroto un po’ di ghiaccio per attenuare il gonfiore e il dolore. In caso di piocele, e ciò nel caso in cui si verifichi un accumulo di pus, è quasi inevitabile procedere con un intervento chirurgico.

Dopo la diagnosi

Nella maggior parte dei casi, in seguito alla diagnosi di orchite vengono prescritti al paziente degli antibiotici e dei farmaci a base di cortisone. In particolare, il ceftriaxone, l’azitromicina e la ciprofloxacina sono antibiotici che vengono prescritti per le orchiti batteriche. A volte l’orchite può essere la conseguenza di un rapporto sessuale non protetto: in tali circostanze, la cura antibiotica deve essere estesa anche ai partner. Per l’orchite virale, invece, sono sufficienti antinfiammatori e antidolorifici.

Le complicanze dell’orchite

Sono numerose le complicazioni che possono scaturire da un’orchite: per esempio la torsione dei testicoli e l’inibizione della formazione di spermatozoi, ma anche l’atrofia testicolare e l’alterazione della spermatogenesi. Per prevenire queste complicazioni, è fondamentale il pronto intervento di un urologo competente, che deve essere chiamato in causa subito dopo il manifestarsi dei sintomi iniziali. Una diagnosi accurata e precisa permette di individuare il trattamento farmacologico più adatto che deve essere prescritto al paziente per contrastare l’infiammazione. I farmaci che vengono usati per combattere la patologia vanno assunti unicamente sotto prescrizione medica. Come si è detto, si tratta di antidolorifici, di antinfiammatori e di antibiotici. Il ceftriaxone è raccomandato per l’orchite da gonorrea, mentre l’azitromicina è utile per l’orchite da clamidia. La ciprofloxacina, invece, ha il compito di far sparire il batterio da cui scaturisce l’infiammazione dei testicoli: è il medico curante a definire i tempi e la posologia di somministrazione.

I farmaci a base di cortisone

Abbiamo visto che esiste anche un tipo di orchite virale, e in questo caso la malattia deve essere curata con degli antivirali specifici. Ci sono situazioni, poi, in cui occorrono i farmaci cortisonici, specialmente per l’orchite da orecchioni. Un antinfiammatorio molto potente è l’idrocortisone, per il quale posologia e durata di somministrazione vanno definiti dal medico. Lo stesso discorso vale per il cortisone, anche perché da un soggetto all’altro il dosaggio può variare, anche a seconda di quanto l’orchite è grave.

Gli antidolorifici

Quando l’orchite è causa di un disturbo insopportabile, si può pensare di intervenire anche con iniezioni di anestetici locali, da effettuare nelle parti infiammate. La condizione sintomatologica può rientrare nel giro di alcuni giorni, a condizione che la terapia farmacologica mirata si accompagni all’assunzione di una postura corretta e al riposo, con l’applicazione di ghiaccio nelle aree infiammate. L’orchite, infatti, può provocare dei dolori molto forti, o addirittura lancinanti, che riguardano la sede testicolare e quella scrotale. Gli antinfiammatori come l’acetaminofene, il naprossene e l’ibuprofene servono a sfiammare le parti lese e ad attenuare l’intensità del dolore.

Quanto tempo serve per guarire dall’orchite

Le tempistiche di guarigione dell’orchite variano in base a molteplici fattori, tra cui il livello di gravità del disturbo e la reazione del paziente alle cure. La forma più pericolosa della patologia, che deve essere prevenuta per quanto possibile, è l’orchite parotitica, dal momento che può essere causa di sterilità, a volte reversibile e a volte no. La prevenzione è rappresentata dalla vaccinazione contro la parotite, che in genere è somministrata in età infantile ma a volte può essere previste anche in età adulta. Si tratta di un vaccino che previene le infezioni virali e che protegge anche dal morbillo e dalla rosolia.

A chi affidarsi in caso di orchite

Se si sospetta di avere un problema di orchite, ci si può rivolgere al dottor Andrea Cocci, urologo e andrologo che riceve a Prato, a Firenze e a Milano. Attraverso il sito AndreaCocci.com è possibile prenotare una visita o porre una domanda usando l’apposito modulo di contatto.