Con la pandemia alcuni appuntamenti potrebbero essere limitati

Amadeus

Le regole della pandemia non impattano soltanto nella vita quotidiana delle persone. Il che sarebbe già molto ma a ciò va aggiunto che possano incidere, in negativo, sulla buona riuscita di alcuni eventi che vengono attesi da anni. E forse anche di più.

Due esempi per tutti: il Festival di Sanremo, con cui cominciamo proprio il prossimo paragrafo, e il concerto di Max Pezzali allo stadio Giuseppe Meazza. Inizialmente, quest’ultimo doveva tenersi nel luglio 2020, poi è stato rimandato al luglio 2021 e, per ora, pare che si terrà nel luglio 2022.

Nulla vieta che, però, la data possa modificarsi di nuovo. Ma quali sono le novità che potrebbero esserci? Eccone alcune.

Il Festival di Sanremo potrebbe subire delle ripercussioni

Per quanto riguarda Sanremo streaming, non cambia nulla ovviamente. Quindi, se vuoi vedere il Sanremo diretta streaming, puoi dormire sonni tranquilli. Il problema è quello che c’è intorno.

Perché, stando a quanto dicono le normative in vigore fino al 31 gennaio 2022, sono vietati gli eventi che possono portare ad assembramenti in spazi aperti. Certo, dirai, il Festival di Sanremo comincia il primo febbraio e finisce il 5.

Ma la legge, per ora, vieterebbe tutti gli appuntamenti che si tengono prima del festival, come il red carpet. Considerando che la Liguria al momento è in zona gialla ma potrebbe passare in arancione, lo scenario non è dei più soddisfacenti. Senza dimenticare che gli artisti non possono fare selfie con i propri fan. Insomma, a meno che non ci siano deroghe, si tratta di una situazione complicata.

Anche i programmi che ‘accompagnano il Festival rischiano grosso. Potendo portare, giustamente, assembramento c’è l’eventualità che possano essere bloccati. Una possibilità remota? Chi lo sa, intanto, però, il Gran Galà della Stampa, che si sarebbe dovuto tenere il 31 gennaio, non ci sarà.

Piccola nota di consolazione: il Festival di Sanremo non è a rischio.

Che fine faranno i concerti?

È vero, i concerti si tengono in particolare d’estate, proprio come quello di Max Pezzali. Però, si sa, i concerti vengono organizzati mesi prima. Soprattutto quando richiedono l’affitto di uno stadio o, comunque, migliaia di spettatori che vogliono assistere all’evento.

Proprio per questo motivo, anche se da marzo/aprile le misure dovessero essere allentate, c’è il problema che il tempo per organizzare dei concerti di un certo livello non c’è.

Con conseguente rimando di un altro anno e ancora 12 mesi di sofferenza per i lavoratori del settore che sono praticamente dimenticati al loro destino. Vedremo cosa succederà nelle prossime settimane.

Le sagre stanno finendo nel dimenticatoio

Le sagre sono il settore che sta pagando un prezzo altissimo di questa pandemia. Perché, di solito, si tengono in territori piccoli la cui economia gira proprio su questi piccoli grandi eventi. E saltare un altro anno, vuol dire mettere in ginocchio una parte di paese molto importante.

Bisognerebbe che se ne parli e, soprattutto, essendo eventi all’aperto potrebbero, comunque, seppur con qualche limitazione, scampare a varie cancellazione. Nella speranza di non essere stati troppo ottimisti.