I pazienti che assumono statine possono ridurre fortemente il rischio di morte per Covid

Importante scoperta nella lotta al coronavirus. I pazienti che assumono statine possono ridurre del 41% il rischio di morte per Covid. A rilevarlo è uno studio della University of California San Diego School of Medicine i cui risultati sono stati ospitati sulla rivista PLOS ONE. Le statine sono usate per ridurre i livelli di colesterolo nel sangue e funzionano bloccando gli enzimi epatici responsabili della produzione. Sono prescritti nel 93% dei pazienti con colesterolo.

Già un primo studio condotto dall’ente di ricerca aveva ipotizzato l’associazione tra statine e riduzione della gravità di infezione da Covid. Nel secondo studio, usando i dati del registro delle malattie cardiovascolari dell’American Heart Association, il team di ricerca dell’UC San Diego ha applicato i risultati originali a una coorte molto più ampia: più di 10 mila pazienti COVID-19 ospedalizzati negli USA.

Nello specifico, i ricercatori hanno analizzato le cartelle cliniche anonime di 10.541 pazienti ricoverati per Covid-19 in un periodo di nove mesi, da gennaio a settembre 2020, in 104 diversi ospedali. “Siamo partiti dall’idea che le statine potessero inibire l’infezione da SARS-CoV-2 attraverso i loro noti effetti antinfiammatori e capacità leganti” ha affermato Lori Daniels autore dello studio e direttore dell’Unità di terapia intensiva cardiovascolare presso l’UC San Diego Health.

“Da questi dati, abbiamo eseguito analisi più approfondite e così abbiamo confermato i nostri risultati precedenti secondo cui le statine sono associate a un ridotto rischio di morte per Covid-19 tra i pazienti ricoverati in ospedale per COVID-19”. Il recettore ACE2, il bersaglio regolatorio delle statine, aiuta a controllare la pressione sanguigna. Nel 2020, è stato scoperto che il virus SARS-CoV-2 utilizza principalmente lo stesso recettore per entrare nelle cellule polmonari.

Dallo studio emerge che la maggioranza dei benefici avviene in pazienti che assumono farmaci per malattie cardiovascolari o ipertensione. Secondo il team di ricerca, non solo l’uso di statine ma anche di farmaci contro l’ipertensione è stato infatti associato a un rischio di morte inferiore del 32% tra i pazienti ricoverati di Covid-19. La ricerca è stata condotta con un approccio statistico mettendo a confronto i dati di pazienti che assumevano tali farmaci con quelli che non li assumevano.

Secondo i ricercatori, le statine e i farmaci anti-ipertensione stabilizzano le malattie per le quali sono prescritti, aumentando le probabilità di guarigione dei pazienti da Covid-19. “Come con qualsiasi studio osservazionale, non possiamo affermare con certezza che le associazioni che descriviamo tra l’uso di statine e la ridotta gravità dell’infezione da COVID-19 siano sicuramente dovute alle statine stesse; tuttavia, ora possiamo dire con prove molto forti che possono giocare un ruolo nel ridurre sostanzialmente il rischio di morte di un paziente per COVID-19”, affermano i ricercatori. “Speriamo che i risultati della nostra ricerca siano un incentivo per i pazienti a continuare con i loro farmaci”.