Livorno. Il Monumento dei Quattro Mori si è rifatto il look

Il monumento Ferdinando I dei Medici conosciuto come “I Quattro Mori” è stato restituito alla città al termine dei lavori di restauro. Il Rotary Club Livorno è stato l’ideatore e capofila di una cordata di varie realtà che a vario titolo, hanno dato un contributo per raggiungere questo importante obiettivo: il Comune di Livorno, la Soprintendenza ai beni artistici e architettonici, la Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci, la Fondazione Livorno Arte e Cultura, il Rotary Club Livorno- Mascagni.

La dottoressa Valeria Pulvirenti ha diretto l’intervento, l’arch. Valentina Pieri dello studio Eutropia Architettura ha supervisionato il cantiere, Comet Marini-Pandolfi ha realizzato la nuova illuminazione.
Il Prof. Giorgio Mandalis ha curato i testi storici e didascalici per il volume di prossima pubblicazione, il dott Alessandro Carelli le traduzioni e ladottoressa Alessia Nigiotti la fotografia. La società Glauk srl di Firenze si è occupata della diffusione del suono della serata inaugurale a con apparecchi di ultima generazione e con metodi innovativi.

Il restauro, incentrato sulle parti architettoniche in marmo, escluso la statua di Ferdinando I, è iniziato a dicembre scorso. Le operazioni sono state avviate con la pulitura preventiva a secco per la rimozione di depositi superficiali incoerenti e successiva rimozione di depositi superficiali parzialmente aderenti con l’ausilio di acqua demineralizzata, spugne naturali, spruzzatori, irroratori e pennelli.

Dopo questa prima fase si è passati alla pulitura vera e propria con la rimozione di depositi superficiali, quali concrezioni, croste nere, macchie e estrazione di sali solubili, al fine di estrarre lo sporco insidiatosi nel nucleo del marmo, e rimozione di ossidi di rame e rimozione meccanica di stuccature eseguite in passato che, per composizione di materiale incoerente, hanno interagito con il materiale lapideo e perduto la loro funzione estetica e conservativa con l’ausilio di strumenti idonei.

Al termine di questa pulizia i restauratori si sono dedicati al consolidamento di fessurazioni e fratturazioni mediante strumenti di alta precisione, iniezioni di resine consolidanti e inserzione di perni in acciaio finalizzati al sostenimento delle parti che hanno subito traumi consentendo un miglioramento delle caratteristiche meccaniche del materiale marmoreo. Dopo stuccatura e microstuccatura sono state sigillate le fessurazioni per impedire l’accesso di acqua piovana e umidità atmosferica all’interno del marmo degradato con l’utilizzo di resina epossidica, polvere di marmo e calce purissima.

Al fine di restituire unità di lettura all’opera si è provveduto al posizionamento di una nuova bozza nella parte mancante in marmo conforme alle altre originali, e ricostruzione di parti architettoniche strutturalmente necessarie alla conservazione delle superfici circostanti. Per proteggere dagli agenti inquinanti sulla superficie è stata infine utilizzata cera microcristallina che consente una significativa riduzione dell’assorbimento dell’umidità, una protezione contro gli ingiallimenti nel tempo e una buona durata del trattamento.

Per valorizzare i cinque protagonisti dell’opera è stata studiata una illuminazione specifica che mette in risalto forma, posizione ed espressione dei volti. Così per il Granduca Ferdinando è stata predisposta l’illuminazione che mette in risalto l’espressione del volto e valorizza il marmo. Per i 4 Mori si è optato per valorizzarne la forma e l’espressività dei corpi, giocando su luci e ombre per mettere in evidenza l’espressione dei volti

Curata dal Prof. Giorgio Mandalis con il patrocinio di Fondazione Livorno – Arte Cultura, che ha preso il testimone di un percorso di valorizzazione del monumento iniziato sei anni fa da Fondazione Livorno, è stata realizzata una pubblicazione che ripercorre la storia del monumento ed è stato predisposto un cartellone con le informazioni turistiche. La finalità complessiva del progetto è volta a reinserire il monumento nei percorsi storico-turistico della città.