Cosenza.Biblioteca Civica: Prezioso Faro di Cultura, Giacimento di Sapienza e di Scienza che merita un Futuro ancor più Radioso!

“Quando tutto il resto fallisce, lascia perdere e vai in Biblioteca”!

Lo Scrittore Statunitense, Stephen KING. Autore del celeberrimo Romanzo: “L’Ombra dello Scorpione”.

L’obiettivo di questo Servizio-Dossier ha lo scopo di rappresentare un ampio ventaglio di informazioni sull’annosa ‘Questione Biblioteca Civica di Cosenza’. Una ricostruzione piuttosto articolata che si rivolge sia alla pubblica opinione e a quanti hanno seguito e seguono le vicende dell’importante Sodalizio. Vi si riportano una sequenza di incontri, con l’evidenza di confronti ampi, sul piano di motivazioni prettamente culturali, sia sul versante istituzionale. Si è cercato di ‘costruire’ un discreto percorso, tra dibattiti, riunioni, discussioni e colloqui anche con esponenti del Governo centrale.

La Prestigiosa Sede della Biblioteca Civica di Cosenza.

La scaletta delle tappe conduce, a partire dalla recente iniziativa, fino ad una data: Dicembre 2019. Ovviamente, si parte da una più che opportuna presentazione della storica e prestigiosa Istituzione culturale Bruzia, una delle più importanti del nostro Paese, sicuramente un punto d’eccellenza e di riferimento esclusivo per studiosi, ricercatori, studenti e tesisti. Un gioiello prezioso di Bene Culturale per l’intero Mezzogiorno d’Italia. Una tale ‘ricostruzione’ – un’ampia disamina dell’ annosa problematica dai risvolti poco rassicuranti che ha investito la Civica di Cosenza – è stata possibile per l’apporto, prezioso e premuroso, assicurato dal Giornalista Pino Di Donna dell’Ufficio Stampa del Comune di Cosenza, che qui  pubblicamente ringrazio.

La Biblioteca Civica di Cosenza.

Tra i più importanti monumenti della città dei Bruzi figura senz’altro la Biblioteca Civica di Cosenza. Il suo complesso architettonico si estende su due fabbricati di epoca differente; uno più recente costituito dal Palazzetto della Cultura, costruito negli anni trenta in piena epoca fascista, per collocarvi unitamente alla Biblioteca, l’Accademia Cosentina e il Museo Civico, e l’altra ala più antica, dove è posto il fondo dei libri antichi. L’edificio si affaccia nella centrale Piazza XV Marzo a ridosso del Teatro Rendano, ed è affiancata da una serie  di Palazzi Antichi, che contornano lateralmente a semi cerchio la più bella piazza della città, con al centro il monumento del filosofo Bernardino Telesio, scopritore della nuova filosofia della natura. Hanno trovato collocazione in questo fabbricato a piano terra la Sala Periodici, con un deposito di giornali e riviste, mentre salendo le scale al piano superiore, si accede alla Sala Lettura della Biblioteca, di recente ristrutturata, dove si trovano altri spazi adibiti a pubblico servizio.

Chiostro della Chiesta di Santa Chiara (XVI sec.),un collegamento d’eccellenza con la Biblioteca Civica.

A questo primo corpo di proprietà comunale, si accede, seguendo un particolare percorso, al deposito librario, vero centro propulsore della Civica di Cosenza, allocato all’interno della chiesa di Santa Chiara, con annesso chiostro di metà ‘500. Il deposito librario è stato pensato in forma di castellatura metallica a quattro piani, dove ha trovato spazio la dotazione libraria della Biblioteca Civica di Cosenza, che contiene moltissimi libri rari di pregio unitamente ad una fornitissima emeroteca di giornali e riviste, che ammontano a circa 250.000 esemplari.

Biblioteca Civica ed Accademia Cosentina: la loro fulgida storia e credibilità, autentici punti di forza.

Contigui al monastero delle clarisse, destinato anche ad incontri e manifestazioni culturali, trovano spazio a più ripiani, l’ufficio di direzione, i servizi bibliografici ed amministrativi, unitamente ad una Sala Conferenze, dedicata a Francesco Saverio Salfi, adibita alla presentazione di libri e all’allestimento di mostre bibliografiche. Nel Palazzetto della Cultura oltre alla Biblioteca vi è anche collocata l’Accademia Cosentina, sorta nel 1500 per volontà di Aulo Giano Parrasio unitamente ad illustri letterati e filosofi, tra i quali spiccano Bernardino Telesio, i fratelli Martirano e Sertorio Quattromani. In questo palazzo trovò spazio in un primo momento anche il Museo Civico, che fu spostato successivamente in un altro angolo suggestivo della città a Palazzo S. Agostino.

Cosenza – Piazza XV Marzo il contesto storico-architettonico, con il Palazzo della Biblioteca Civica e dell’Accademia Cosentina.In primo Piano il Monumento al Filosofo Bernardino Telesio.

La Biblioteca Civica di Cosenza trae origine dalla pubblica Biblioteca Scientifico Letteraria Cosentina, istituita l’11 giugno 1871 dalla Accademia Cosentina, con il concorso finanziario del Comune  e della Provincia di Cosenza, nata e pensata con la finalità di “facilitare e promuovere l’istituzione culturale”, raccogliendo in un unico sito culturale i libri e le opere antiche degli illustri personaggi cosentini e calabresi, per promuovere e valorizzare la memoria e l’identità culturale della comunità locale.

Sopravvenute le prime difficoltà per carenza di risorse, l’istituzione culturale dovette interrompere in un primo momento l’erogazione dei servizi per la quale era stata istituita. Nel 1898 riprese regolarmente la sua attività per opera ed interessamento di Luigi Fera, nella duplice veste di Consigliere Comunale e Segretario Perpetuo della Accademia Cosentina. Eretta come “Ente Morale” nel 1917 e riconosciuta con decreto Regio n. 438 il 21 Gennaio dello stesso anno, è ora gestita da un Consiglio di Amministrazione, presieduto dal Presidente della Accademia Cosentina e composto dai rappresentanti del Comune e della Provincia di Cosenza.

L’essenza del recente Incontro voluto dal Presidente della Biblioteca Civica, Antonio d’Elia.

Antonio D’ELIA, Presidente della Biblioteca Civica di Cosenza.

“L’obiettivo è comune a tutti: salvare la Biblioteca Civica di Cosenza”! E’ fondamentale capire qual è la strada da intraprendere per ridare dignità e futuro a uno dei più importanti Centri Culturali della Città dei Bruzi con un patrimonio librario e archivistico di oltre 250 mila volumi. Nessuno ha la ricetta in tasca per risolvere i problemi, abbiamo iniziato un percorso e messo ordine sulla condizione economica e finanziaria della Biblioteca. Abbiamo inquadrato la situazione e quantificato il debito che, purtroppo, ha superato un milione di euro. Dal conto consuntivo emerge che l’unica voce di entrata è costituita dalla quota della Provincia che ho voluto ripristinare non appena eletto presidente. Però più tempo passa, più i debiti aumentano e la situazione della Biblioteca Civica continua a peggiorare”.

A parlare è il Presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, che  ha partecipato al dibattito pubblico organizzato da Antonio D’Elia, presidente dell’Accademia Cosentina e del CdA della Biblioteca Civica di Cosenza. Presenti le Associazioni culturali, la direttrice della Civica, Antonella Gentile, la Consigliera comunale e membro del CdA, Alessandra De Rosa.

Franco IACUCCI,Presidente della Provincia di Cosenza.

“Non possiamo perdere altro tempo e sono certo che solo insieme e grazie a una leale collaborazione tra istituzioni, associazioni e società civile riusciremo a rilanciare la Biblioteca e a farla diventare un polo culturale di rilevante interesse non solo per Cosenza ma per il Paese.

Bisogna agire celermente – secondo il Presidente Iacucci – su due ambiti di intervento: la riqualificazione strutturale dell’immobile e la conservazione e valorizzazione dei libri in possesso della biblioteca attraverso il restauro e la digitalizzazione. I fondi del CIS ( Contratti Istituzionali Sviluppo), saranno fondamentali per il restauro del Complesso architettonico di Santa Chiara, dove in un’ala si trova allocata la Biblioteca Civica, e desidero ringraziare per l’impegno profuso l’On. Orrico che da sottosegretario al MIBACT ha riservato molta attenzione alla questione.

Il lavoro e la passione del presidente, Antonio D’Elia, stanno portando i primi frutti: la proposta di statalizzazione della Biblioteca Civica è sicuramente una soluzione possibile che abbiamo il dovere di tentare. Non sarà una strada semplice, bisogna restare con i piedi per terra. Ciò non vuole dire che, nel frattempo, non se ne potranno percorrere delle altre: dunque, ben vengano le raccolte fondi, come quella proposta dalla presidente dell’associazione “Civica Amica”, Gilda De Caro. L’importante è trovare una soluzione che salvaguardi i dipendenti e il patrimonio della Biblioteca che resterà, questo sia chiaro, nella città dei Bruzi.

Biblioteca civica: il Sindaco Occhiuto interviene sul futuro dell’istituzione culturale in una lettera al Presidente D’Elia. “Per risolvere la situazione della Civica necessaria una riforma che la riporti nell’alveo del Comune”.  (Resoconto di un Incontro: 9 Aprile 202).

Mario OCCHIUTO,Sindaco della Città di COSENZA.

“La situazione della Biblioteca civica non potrà essere risolta agevolmente se non attraverso una vera e propria riforma che possa riportarla nell’alveo del Comune”. Ad affermarlo è il Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, in una lettera che ha scritto al Presidente dell’Accademia cosentina e della Biblioteca Civica, Antonio D’Elia, in risposta ad una missiva che lo stesso D’Elia aveva nei giorni scorsi indirizzato al primo cittadino. Nel preannunciare a breve un incontro con il Prof. D’Elia, la cui nomina ai vertici dell’Accademia cosentina e della Biblioteca è stata salutata con molto favore dal Sindaco Occhiuto, il primo cittadino ha sottolineato di essere stato aggiornato sulle ultime vicende della prestigiosa istituzione culturale dall’Assessore Alessandra De Rosa, delegata dello stesso Sindaco all’interno del Consiglio di Amministrazione della Civica. “L’Assessore De Rosa – ha detto ancora Occhiuto nella lettera a D’Elia – mi ha preannunciato di aver preso contatti, per un incontro da tenersi a breve, con l’Assessore regionale all’istruzione Sandra Savaglio.

BIBLIOTECA CIVICA COSENZA – Un settore del raro e prezioso patrimonio librario-documentale.

Le preoccupazioni che lei nutre sul futuro della Biblioteca – scrive, inoltre, Occhiuto a D’Elia – sono anche le mie, avendo ben presente la difficile situazione nella quale si dibatte la Civica, da quando sono Sindaco e da quando, successivamente, fui eletto Presidente della Provincia. Il Comune – spiega Occhiuto – fa parte del Consiglio di Amministrazione della Civica come socio fondatore, al pari della Provincia, ma la Biblioteca ha una sua autonomia rispetto alla quale il Comune non ha competenze di ordine gestionale.

Ciò nonostante, l’Amministrazione comunale, dal 2011 al 2019, ha corrisposto, come si evince dai mandati consultabili da chiunque, 1 milione 426.500 euro, a titolo di contributo iscritto in bilancio. E questo abbiamo fatto, assumendoci delle precise responsabilità, anche quando il Comune era in pre-dissesto. Successivamente, con la dichiarazione di dissesto e sulla scorta dell’interpretazione fornita dalla dirigenza comunale, quella del contributo alla Biblioteca civica non si è ritenuta una voce di spesa catalogabile tra quelle essenziali per cui il Comune non potrebbe, se si aderisse a questa interpretazione, farvi fronte.

Biblioteca Civica Cosenza – Corali del ‘500.

Nella prima fase abbiamo, però, ritenuto che quella del contributo a sostegno della Civica fosse una voce importante, convinti come siamo che anche i servizi culturali siano essenziali. Siamo ora in attesa – prosegue la lettera del Sindaco al Presidente della Biblioteca civica – di conoscere le prescrizioni del Ministero dell’Interno in ordine all’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, approvata dal consiglio comunale e ratificata da qualche giorno dallo stesso Ministero, per verificare la possibilità di istituire una nuova posta di bilancio ad hoc e in variazione per la Biblioteca. Va detto, per amore di verità, che il contributo del Comune, erogato tra mille difficoltà ed anche assumendoci delle responsabilità quando le restrizioni del pre-dissesto avrebbero suggerito l’inopportunità di erogarlo, non è servito a rilanciare la Biblioteca, tanto più che il Comune non è un ente in grado di spendere risorse se non riceve l’erogazione di servizi. In ogni caso, poiché ho improntato il mio agire di Sindaco del fare alla concretezza, ritengo che, pur con tutti gli sforzi economici possibili, la situazione della Biblioteca civica non potrà essere risolta agevolmente se non attraverso una vera e propria riforma dell’Ente che possa riportarla nell’alveo del Comune.

Biblioteca Civica Cosenza – La disposizione dell’immenso patrimonio librario.

Non sfuggirà di certo a chi ha buona memoria la mia proposta, formulata molto tempo fa, per assorbire i dipendenti della Civica (ora rimasti solo in tre) nella pianta organica del Comune. Da Presidente della Provincia, nonostante la legge Del Rio avesse ridimensionato le competenze delle province in campo culturale, avevo messo a punto un progetto di rilancio per ridare centralità alla Biblioteca Civica, realizzando una serie di lavori necessari e riavviando diverse attività illustrate anche alla stampa. L’interruzione della mia esperienza di Presidente della Provincia, poi, non consentì al progetto di prendere il largo. Subito dopo, d’intesa con il Presidente Iacucci e su sua sollecitazione, ho lasciato con piacere e fiducia, che il pallino passasse nelle mani della Provincia ed è stato a quel punto che si è sottoscritto un accordo di valorizzazione con la Biblioteca nazionale affinché personale qualificato di quest’ultima (archivisti e bibliotecari) fosse temporaneamente trasferito alla Civica per farla funzionare meglio.

Il fascino Antico del Centro Storico di Cosenza. Da sempre anima culturale della Città Bruzia.

Pur apprezzando gli sforzi che ha profuso il Presidente Iacucci anche su questo fronte – continua la lettera di Occhiuto a D’Elia – mi pare che si sia rimasti lontani dall’individuazione di percorsi risolutivi e ciò finanche quando è stata coinvolta direttamente il sottosegretario ai Beni culturali, la cosentina Anna Laura Orrico, che oggi non fa più parte della compagine governativa. Sarò lieto di incontrarla, caro Presidente, come è giusto e doveroso – sostiene ancora Occhiuto. Ho la netta sensazione, però, che se la Biblioteca Civica, alla quale annetto grande importanza, per la sua storia e per il ruolo che deve poter continuare a recitare nell’ambito della cultura calabrese e nazionale, non modificherà il suo status attuale, alle nostre enunciazioni non potranno seguire fatti concreti e risolutivi. E questo avverrebbe anche se fossimo stati nella condizione di seguitare a corrispondere alla Biblioteca, anche negli ultimi due anni, il contributo comunale.

Salone della Provincia.Il Tavolo dei Lavori della recente Iniziativa Promossa dal Presidente della Biblioteca Civica, Antonio D’Elia, con il mondo dell’Associazionismo Culturale.

Risorse che sarebbero servite a ripianare in minima parte la notevole esposizione debitoria della Biblioteca e a corrispondere gli stipendi ai dipendenti, ma che, in assenza di altri fondi, non avrebbero condotto ad un vero risanamento dell’istituzione culturale. Ecco perché ribadisco che l’unica prospettiva perseguibile è che la Biblioteca civica torni nell’alveo del Comune. Se la Biblioteca fosse del Comune, accanto ad un nuovo indirizzo gestionale, si potrebbero mettere in campo anche una serie di attività propedeutiche al suo effettivo rilancio”.

Biblioteca Civica: il Presidente della Commissione cultura Battaglia chiede l’intervento del Sindaco e della giunta per ripristinare in bilancio il contributo annuale e avviare, contestualmente, l’iter per il trasferimento della governance allo Stato. ( Resoconto di un Incontro:23 Gennaio 2021).

“Occorre ricercare al più presto una soluzione per la Biblioteca civica di Cosenza. Il suo patrimonio librario e identitario non può andare disperso. E’ importante valutare attentamente come sia possibile recuperare risorse, iscrivendo in bilancio il contributo che annualmente il Comune eroga alla Biblioteca in quanto socio che concorre finanziariamente al suo mantenimento e, contestualmente, avviare l’iter per il trasferimento della governance dell’istituzione culturale allo Stato”.

Cosenza, l’Antica Atene di Calabria non rinuncia al suo ruolo strategico artistico-culturale.

Lo afferma in una nota il Presidente della Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, Massimiliano Battaglia, all’indomani della seduta dell’organismo consiliare che è tornato nuovamente ad occuparsi, proprio ieri, della situazione della Biblioteca civica, ospitando da remoto i contributi del Sottosegretario ai beni culturali, Anna Laura Orrico, del Presidente della Provincia, Franco Iacucci e del neo Presidente dell’Accademia cosentina Antonio D’Elia. “La Biblioteca – sottolinea nella sua dichiarazione Massimiliano Battaglia – è tra le eccellenze storiche della città di Cosenza e ne costituisce inestimabile patrimonio. Accanto a questo aspetto c’è poi la necessità, parimenti importante e prioritaria, di saldare le spettanze arretrate ai tre dipendenti della civica che accreditano diverse mensilità, con tutte le difficoltà che ne stanno conseguendo, per loro e per le loro famiglie.

Palazzo dei Bruzi – Sede del Governo della Città di Cosenza.

Ecco perché – prosegue Battaglia – investiremo da subito il Sindaco Occhiuto e la Giunta affinché, attraverso gli uffici finanziari di Palazzo dei Bruzi, pur in presenza di oggettive difficoltà legate all’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato in attesa della ratifica da parte del Ministero, sia individuata la soluzione più adeguata, se del caso anche attraverso una variazione di bilancio, per ripristinare il contributo annuale del Comune alla Biblioteca civica. Nelle more, però, pur prendendo atto dei chiarimenti e delle riflessioni espressi in commissione cultura dal sottosegretario Orrico, in ordine al percorso di statalizzazione della Civica, un percorso non breve e che comunque non risolverebbe la situazione debitoria attuale della Biblioteca, riteniamo che allo stesso si debba dare comunque impulso, sia in quanto è necessaria una richiesta formale da parte dei soggetti che attualmente governano la Biblioteca civica, sia perché questa ci appare come l’unica strada percorribile per pervenire a soluzioni che garantiscano il mantenimento in vita dell’istituzione culturale cosentina. Molto convincenti ci sono apparse – ha sottolineato ancora Massimiliano Battaglia – le parole pronunciate in commissione da Antonio D’Elia, insediatosi da tre mesi alla guida dell’Accademia cosentina e del Consiglio di Amministrazione della Biblioteca.

Il Palazzo della Provincia di Cosenza.

Il D’Elia ha anche sottolineato che l’eventuale percorso per traghettare la Biblioteca allo Stato non avrebbe ripercussioni sul patrimonio librario che resterebbe nella disponibilità dei cosentini, così come dell’Accademia che ha contribuito a dare all’istituzione culturale la maggior parte dei testi, spesso pezzi unici di particolare pregio e valore. D’Elia ha suggerito che, in caso di statalizzazione, con il venir meno del CdA che non avrebbe più ragione di esistere, gli indirizzi culturali alla Biblioteca potrebbero essere forniti da un Comitato Scientifico che garantisca che l’identità della Biblioteca venga salvaguardata e custodita. Concordo con il Presidente D’Elia quando afferma che “con la statalizzazione si avvierebbe soltanto quel processo di risanamento volto ad inglobare la Civica in una realtà più importante, perché così com’è,  la Biblioteca, oltre al capitolo che riguarda la parte debitoria verso i dipendenti e i terzi, non può più continuare a produrre cultura bibliotecaria. Solo il Ministero – ha detto ancora il Presidente D’Elia – può mantenere una struttura così importante per il ruolo che ha. Resterebbe, in piedi, però, la tutela dell’Accademia cosentina”. “Siamo oltremodo d’accordo con D’Elia – sottolinea, infine, il Presidente della Commissione Cultura, Massimiliano Battaglia – quando dalla sua voce si è stato scandito  un vero e proprio messaggio di sofferenza  per la situazione dei lavoratori della Civica, invitando tutti ad individuare  una soluzione concreta e invocando massimo rispetto per manoscritti e incunaboli, ma altrettanto per le persone, donne e uomini della Biblioteca”.

Il rilancio della Biblioteca Civica e la necessità di una sua nuova governance al centro della Commissione Cultura di Palazzo dei Bruzi. (Resoconto di una Riunione al Comune di Cosenza:27 Novembre 2020).

L’area urbana di Cosenza vista dalla zona del Castello Svevo.

Rilanciare la Biblioteca civica, darle un diverso assetto organizzativo-gestionale, ripianarne l’esposizione debitoria, anche risolvendo la questione delle mensilità arretrate accreditate dai tre dipendenti, e mettere il suo inestimabile patrimonio librario a disposizione non solo dei cittadini di Cosenza, ma di tutta la provincia e della regione e di una platea di fruitori sempre più diffusa. Sono stati questi i temi affrontati dalla Commissione Cultura, presieduta dal Consigliere comunale Massimiliano Battaglia, che ha ospitato l’audizione del Presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, in rappresentanza dell’ente che, per statuto, insieme al Comune, concorre al mantenimento finanziario della Biblioteca. Alla commissione ha preso parte anche il dirigente del settore risorse finanziarie e bilancio di Palazzo dei Bruzi, Francesco Giovinazzo. La seduta di Commissione è stata introdotta dal Presidente Battaglia che, nel ricordare l’ordine del giorno, ha sottolineato che “la problematica della Biblioteca civica non è strettamente legata agli stipendi dei dipendenti, che è comunque una questione fondamentale, ma investe anche il ruolo di Comune e Provincia e la loro capacità di concorrere al mantenimento dell’istituzione culturale e quindi la possibilità stessa di dare avvio alle sue attività, alla programmazione e al suo stesso rilancio”.

“La situazione della Biblioteca Civica di Cosenza – ha sostenuto, per la circostanza, il Presidente della Provincia, Franco Iacucci – non è sicuramente florida, ma di grande e grave difficoltà”.

Cosenza – Piazza XV Marzo -La Statua della Libertà nel contesto storico-monumentale.

In questi mesi abbiamo dovuto mettere a posto tutta una serie di procedure per quanto riguarda la situazione finanziaria, perché non si approvavano i bilanci e i consuntivi da 4 anni”. Iacucci ha indicato la consistenza dell’attuale esposizione debitoria dell’istituzione culturale che riguarda diverse voci, la più significativa delle quali (600 mila euro) si riferisce al debito nei confronti dell’Agenzia del demanio, riferito ai canoni che la Biblioteca civica deve corrispondere per l’occupazione degli spazi dove una parte di essa è sistemata. “La Biblioteca – ha aggiunto Iacucci – era esposta per 7 mila euro al mese.  Siamo riusciti ad avere un rapporto proficuo con l’Agenzia del demanio, grazie all’intercessione del  Sottosegretario ai beni culturali Anna Laura Orrico,  e a convincerla a trasferire la proprietà del bene (Il Complesso di Santa Chiara) al Ministero dei beni culturali. E’ stato firmato a tal proposito – ha aggiunto Iacucci – un protocollo d’intesa tra Ministero, Agenzia del demanio, Provincia e Comune di Cosenza per il trasferimento di tutto il complesso alla proprietà del Ministero che, nello stesso protocollo, ha trasferito l’uso gratuito del bene alla Provincia di Cosenza. Questo ha significato un’economia di 7 mila euro al mese. Il complesso di Santa Chiara è stato così confermato nella disponibilità della Biblioteca civica. Poi c’è la gestione corrente – ha proseguito il Presidente della Provincia – con i 3 dipendenti che non si pagano da molte mensilità (18).

Cosenza – il Fiume Crati ed uno scorcio del Centro Storico.

Di fronte a questo problema dobbiamo capire anche quali sono le entrate della Biblioteca civica. I due enti che la sostengono in qualità di soci sono la Provincia e il Comune. Quest’ultimo partecipava alla gestione della Biblioteca per 120 mila euro all’anno, la Provincia per 80 mila. La Provincia nel 2019 ha saldato tutto, nel 2020 ad oggi ha trasferito 50 mila euro serviti per il pagamento di alcune mensilità ai dipendenti, ma anche per far fronte alle spese correnti e si sta preparando a versare ulteriori 30 mila euro come saldo del 2020”.

La Situazione Finanziaria illustrata dal Dirigente del Comune di Cosenza, Francesco Giovinazzo.

A chiarire l’entità della contribuzione finanziaria del Comune alla Biblioteca Civica è intervenuto in commissione il Dirigente del settore bilancio, Francesco Giovinazzo che ha evidenziato come il Comune, dal 2011 ad oggi, abbia erogato alla Biblioteca civica un milione 426 mila euro, di cui 104 mila nel 2018. “Per il 2019 la biblioteca – ha aggiunto Giovinazzo – ha fatto richiesta di insinuazione alla massa passiva e su questo la competenza è della commissione straordinaria di liquidazione che se c’è un atto di liquidazione, lo tratterà come un normalissimo credito di un terzo. Da una parte non può non riconoscerlo, dall’altra, opererà le trattenute previste e che la commissione si è data”. Per il dirigente Giovinazzo “sono maturi i tempi per una revisione dello Statuto della Biblioteca, ma anche per rivedere tutta la sua situazione giuridica”.

Una spettacolare immagine notturna di Cosenza. Al centro si nota il Magnifico Duomo ed altri particolari del quartiere antico.

Sul mantenimento del contributo del Comune, attesa la situazione di dissesto dell’Ente, Giovinazzo ha posto una questione interpretativa “in quanto – ha detto – nell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, approvata dal consiglio comunale e attualmente al vaglio del Ministero dell’Interno, quello alla Biblioteca è stato considerato come un contributo e come tale non rappresenterebbe una spesa obbligatoria né il servizio che ne deriva è catalogato tra quelli essenziali.  Si può discutere – ha aggiunto Giovinazzo – se si tratta di contributo discrezionale o se si tratta della quota di partecipazione a un organismo associativo di cui il Comune fa parte o, ancora, se incarna la proiezione, in un ente terzo, di un’attività dell’Ente che è quella di rendere un servizio culturale a favore della cittadinanza. L’art.17 dello Statuto questo non lo chiarisce. Il futuro è da scrivere – ha concluso Giovinazzo- e, in tal senso, va sviluppato un ragionamento per stabilire se si configura a carico del Comune un obbligo di partecipazione, se si tratta veramente di un contributo, e come è possibile prevedere somme che nel bilancio stabilmente riequilibrato non ci sono”.

Il Presidente della Provincia Iacucci ha, inoltre, ricordato la firma del protocollo di valorizzazione con il Ministero dei beni culturali, con riferimento all’utilizzo delle competenze e professionalità della Biblioteca nazionale che hanno svolto per diverso tempo un lavoro di catalogazione del patrimonio librario della Civica. Quindi, ha fatto riferimento al progetto, con la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Calabria, finalizzato al restauro dei libri corali, altro patrimonio importante della Biblioteca civica, che è stato portato a termine, “ma – ha detto Iacucci – non riusciamo a riceverli nella struttura perché hanno bisogno di alcuni accorgimenti speciali per preservarli dal deterioramento, e noi non riusciamo ad acquistare alcuni armadi speciali dove custodirli”. Tra gli altri progetti da portare avanti, la sistemazione della sala giuridica che sarà intitolata alla memoria di Ernesto D’Ippolito e che accoglierà una donazione del fondo D’Ippolito da parte della famiglia dello scomparso Presidente dell’Accademia cosentina.

L’Icona inconfondibile del Tempio della Cultura della Città Bruzia: La Biblioteca Civica e l’Accademia Cosentina.

Il Presidente della Provincia ha, infine, ricordato che è stato completato in questi giorni il passaggio delle consegne al nuovo Presidente dell’Accademia Cosentina, Antonio D’Elia, subentrato al compianto, Leopoldo Conforti. D’Elia è diventato, in quanto espressione dell’Accademia, anche nuovo presidente della Biblioteca. In un recente Consiglio di amministrazione si è preso atto della nuova guida e delle nuove cariche. Tra le buone notizie il Presidente della Provincia ha indicato che nel CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo) per il Centro storico, il Comune ha avuto un finanziamento per intervenire fisicamente sul bene della Biblioteca civica per la parte di sua proprietà, mentre il  MIBACT ha ottenuto  un finanziamento per recuperare tutto il complesso di Santa Chiara. Credo che il Comune, la Commissione e l’Assessore alla Cultura abbiano – ha concluso Iacucci – il compito di aprire una discussione con le forze culturali della città, per capire la nuova organizzazione da dare alla Biblioteca, anche uscendo dalle rigidità dello statuto, modernizzandolo e mettendolo al passo coi tempi. Non possiamo permetterci più il lusso di disperdere questo eccezionale patrimonio”

Nel corso della seduta sono poi intervenuti i consiglieri Damiano Covelli, Gisberto Spadafora, Vincenzo Granata, Bianca Rende che aveva richiesto la seduta di commissione, Francesco Cito, Giuseppe D’Ippolito e Annalisa Apicella.

Covelli, per mozione d’ordine, ha chiesto al Presidente Battaglia di invitare nelle prossime sedute il Sindaco Occhiuto e di aprire sull’argomento della Biblioteca un’interlocuzione con il Ministero dei beni culturali e il sottosegretario Orrico e la Regione Calabria, per valutare, attraverso gli altri attori e protagonisti fondamentali, come sia possibile recuperare risorse e come rilanciare la Biblioteca. Obiettivo quest’ultimo ribadito anche dal consigliere Gisberto Spadafora che ha de definito anacronistico lo statuto di un ente morale. “La Civica è patrimonio grandissimo della città, della provincia e della regione – ha detto Spadafora. E’ importante che entri in rete e in contatto con l’Università della Calabria e con le sue facoltà. Affrontiamo la problematica dei dipendenti che dimostrano tanta passione, ma rendiamo produttiva la Biblioteca per rilanciarla”. Anche il consigliere Vincenzo Granata ha espresso massima vicinanza ai dipendenti della Biblioteca ed ha proposto l’adozione di una linea di  indirizzo che faccia chiarezza sulla volontà di investire nell’istituzione culturale. “Bisogna – ha detto – allargare l’orizzonte e il tavolo, perché Comune e Provincia da soli non possono farcela”. Un invito a rilanciare e a  tenere alta l’attenzione sulla Biblioteca, che rientra tra le eccellenze storiche di Cosenza”, è venuto dal consigliere Giuseppe D’Ippolito. “Più volte il consiglio comunale – ha detto – si è espresso nella direzione di voler salvare la Civica.

Cosenza – Il Fiume Crati, il Centro Storico ed il caratteristico ponte in ferro delle Ferrovie (FCL).

Se ci sono degli atti che non sono andati in questa direzione, dobbiamo correre ai ripari”. Per la consigliera Annalisa Apicella “non si può rinunciare alla biblioteca civica che è patrimonio identitario di Cosenza e di tutta la provincia. Bisogna avere il coraggio di affrontare il tema, anzitutto partendo dallo statuto, senza pregiudizi ideologici, altrimenti non ne usciremo. Dobbiamo aprirci alla società civile e fare una sorta di maratona dell’ascolto perché chi ha più competenze di noi ci dica come poter rilanciare l’istituzione culturale e provare a vedere se ci sono anche altre forze disposte a sostenerla e ad investire nella Biblioteca. Essendo soci a noi compete il contributo”.

Per il Futuro della Biblioteca Civica di Cosenza occorre allargare la compagine Societaria.

Per Francesco Cito serve individuare una via d’uscita e occorrono soprattutto investimenti. “Bisogna – ha detto –  intercettare finanziamenti, anche a livello europeo”. Bianca Rende ha, infine, ricordato il Consiglio comunale straordinario sulla Civica di 4 anni fa. “In quella occasione – ha detto Rende – furono avanzate delle proposte: la revisione dello statuto, l’allargamento della compagine societaria della Biblioteca all’Università della Calabria e alla Regione, ma anche agli altri comuni della provincia e della regione, la digitalizzazione del catalogo. La Biblioteca deve essere considerata come un patrimonio, almeno della Calabria, ma non solo, chiedendo una sorta di azionariato aperto a qualunque istituzione, a partire da Fondazione Carical, Università e Regione. Fare in modo che la Civica come diventi un erogatore di servizi culturali da utilizzare per i giovani e gli altri utenti e che le sue enormi potenzialità non vengano disperse. E poi bisognerà lavorare concretamente alla revisione dello Statuto, insieme al nuovo Presidente D’Elia e a una rappresentanza dei consiglieri comunali”.

Situazione della Biblioteca Civica: l’Assessore Succurro incontra il Sottosegretario ai Beni Culturali (11 Dicembre 2019).

Cosenza – La Piazza XV Marzo vista in una triangolazione mozzafiato, nella sua completezza. A Sin.: l’ingresso del Teatro “A.Rendano”.

L’Assessore Rosaria Succurro ha incontrato nei giorni scorsi a Roma, nella sede del Ministero ai Beni Culturali, il Sottosegretario Anna Laura Orrico, per affrontare le problematiche che affliggono la Biblioteca Civica di Cosenza. All’incontro con il Sottosegretario hanno partecipato, oltre all’Assessore Succurro, anche il Presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, e, in rappresentanza del Presidente dell’Accademia Cosentina, Leopoldo Conforti, Mario Bozzo. L’incontro romano ha preceduto di qualche giorno quello regolarmente  svolto tra il Sottosegretario Orrico e le Associazioni culturali convocato nella sede della Biblioteca nazionale di Cosenza ed al quale non era prevista la partecipazione dei rappresentanti delle istituzioni, Comune e Provincia, soci fondatori della Biblioteca civica.

“Il Comune di Cosenza – ha sottolineato l’Assessore Succurro – ha ben presenti le problematiche che angustiano la Biblioteca civica e farà tutti gli sforzi che rientrano nelle sue possibilità per avviarle a soluzione. Anche per il 2019 il Comune ha confermato la posta di bilancio di 104 mila euro e nell’ultimo quadriennio la Biblioteca civica ha beneficiato di un fondo comunale di oltre 400 mila euro. Apprezziamo lo sforzo del sottosegretario Orrico che sia nel corso dell’incontro avvenuto la scorsa settimana a Roma, sia in quello con le associazioni, ha mostrato la volontà di occuparsi del futuro della Biblioteca, manifestando il proposito di farsi carico, d’ora in avanti, dei costi derivanti dagli immobili di proprietà demaniale, mentre nessun impegno ha inteso assumere in ordine al debito pregresso nei confronti dello stesso demanio.

Cosenza – Centro Storico: Il Complesso Monumentale di S.Agostino.

Sul fronte degli stipendi ai dipendenti della Biblioteca, Comune e Provincia hanno ribadito, nel corso dell’incontro con il sottosegretario ai Beni culturali, che saranno in grado di farvi fronte anche per il futuro. Rispetto, invece, alla eventualità, paventata dal Sottosegretario, che la Biblioteca civica possa essere accorpata alla Nazionale e quindi diventi di pertinenza del Ministero, con l’automatico assorbimento dei dipendenti, l’Assessore Succurro ha espresso, invece, la posizione dell’Amministrazione comunale che è quella di conservare l’autonomia di gestione, affinché la Civica mantenga la sua peculiarità, fermi restando gli accordi di valorizzazione, attraverso i quali personale qualificato della Nazionale (archivisti e bibliotecari) venga destinato alla Civica perché possa meglio funzionare. L’Assessore Succurro ha, infine, ribadito la volontà dell’Amministrazione comunale di sottoporre a revisione lo Statuto della Biblioteca Civica, in modo da poter aprire l’istituzione culturale agli apporti di eventuali soci sostenitori che possano contribuire a garantirne la piena attività. “La Biblioteca civica – ha concluso Succurro – rappresenta per la città un patrimonio da custodire ed un’eccellenza alla quale guardare con rinnovata attenzione. Ecco perché l’Amministrazione comunale non potrà mai far venir meno il suo sostegno che sarà modulato sulla base delle future contingenze. E’ di tutta evidenza, però, che tutte le forze in campo dovranno fare ciascuna la propria parte”.

Cosenza, 21 Giugno 2021