Luis Suarez da mancato juventino a campione di Spagna con l’Atletico Madrid

Scaricato dal Barcellona rinato a Madrid sponda Atletico. È Luis Suarez, juventino mancato. L’addio forzato al club catalano aveva spinto l’uruguaiano a cercare una soluzione adeguata. Diego Simeone l’ha portato all’Atlético puntando su di lui. I Colchoneros hanno acquistato il suo cartellino per soli 5 milioni.

A inizio settembre, il terzo miglior goleador di sempre del club catalano si era dovuto allenare in disparte. Arrivato a Madrid con un ginocchio in disordine, Suarez ha avuto nel suo connazionale Ortega un aiuto importante per il recupero fisico. Il preparatore fisico ha fissato per l’ex arrivato un piano di allenamento speciale, convincendo Simeone ad esonerare Suarez dai compiti difensivi, un inedito per un giocatore dell’Atleti. L’allenatore argentino aveva visto negli occhi delll’uruguaiano il fuoco. I risultati della scommessa del Cholo si sono visti. Il mancato juventino ha giocato 32 partite su 38 in campionato, andando a segno in 21 occasioni. Senza goal per cinque incontri consecutivi nel rush finale, Suarez si è svegliato nella penultima gara contro l’Osasuna, culminando una rimonta da urlo, e si è ripetuto contro il Valladolid, quando ha confermato con un centro in contropiede la sua centralità in questa squadra.

L’undicesimo titolo di Liga per l’Atletico ha visto come protagonista assoluto il Pistolero. Suarez al Wanda Metropolitano ha trovato una nuova casa. A 34 anni, dopo essere stato considerato un giocatore finito, ha dimostrato di essere un grande.