Si chiude per riaprire

Chiudiamo perchè vogliamo Riaprire”. E’ questo il leitmotiv della protesta pacifica promossa, a livello nazionale, da ANCD – CONAD, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, CNCC – Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali e Federdistribuzione, abbassando simbolicamente le saracinesche dei suoi punti vendita per alcuni minuti, al fine di sensibilizzare il Governo alla revoca delle misure restrittive che da oltre sei mesi impongono la chiusura dei negozi all’interno dei Parchi e Centri Commerciali nei giorni festivi e pre-festivi. Anche il “Centro Sicilia”, come tanti altri centri commerciali in Italia, ha scelto di aderire alla protesta.

La massiccia mobilitazione scaturisce da una prolungata penalizzazione del comparto che ha subito non indifferenti danni economici sia in termini di fatturato che di ricavi su ampia scala: la sospensione dei negozi, temporanea per alcuni e definitiva per altri, ha sacrificato posti di lavoro e compromesso tutto l’indotto, incidendo pesantemente sull’economia generale.  Il procrastinarsi di tali restrizioni investe migliaia di lavoratori che vivono da oltre un anno in un clima di forte incertezza con prospettive di inevitabile disoccupazione.

Questa situazione oltre a incidere negativamente sul fatturato delle varie imprese – afferma Giuseppe Bella, direttore di Centro Sicilia – colpisce inevitabilmente la stabilità lavorativa di diverse centinaia di lavoratori che operano all’interno della nostra struttura commerciale. L’augurio è quello che si riesca ad ottenere la riapertura, naturalmente, nel massimo rispetto di tutti i protocolli di sicurezza vigenti”.