Pisa. Santa Croce in Fossabanda: atto di indirizzo per l’assegnazione alla Scuola Superiore Sant’Anna

La Giunta comunale ha approvato nell’ultima seduta un atto d’indirizzo per l’assegnazione ventennale in uso gratuito dell’ex Convento di Santa Croce in Fossabanda alla Scuola Superiore di Studi universitari e di perfezionamento Sant’Anna di Pisa. Il complesso immobiliare è un bene di proprietà comunale inserito nel piano delle valorizzazioni e alienazioni del Comune di Pisa. Dopo essere stato completamente restaurato in occasione del Giubileo dell’anno 2000, il convento è stato utilizzato per attività ricettiva e convegnistica fino al 2012, una struttura alberghiera composta da 56 camere dotate di servizi igienici, 12 camere con servizi a comune e spazi idonei per attività formative.

«Abbiamo fatto questa scelta nell’interesse della città – spiega il Sindaco Michele Conti – valorizzando un immobile che da anni versa in totale abbandono e degrado e che, dopo un’opera di ristrutturazione e rifunzionalizzazione a carico della Scuola Superiore Sant’Anna, potrà essere recuperato alla funzione di collegio universitario, contribuendo ad ampliare l’offerta di accoglienza per gli studenti in un istituto di eccellenza e garantendo il mantenimento dell’attuale conformazione dell’immobile, con l’esclusione di interventi che ne possano stravolgere la morfologia».
La determinazione della Giunta arriva dopo che a Palazzo Gambacorti è pervenuta una nota con la quale la Scuola di Studi Universitari e di perfezionamento S. Anna di Pisa ha manifestato l’interesse per la concessione del complesso immobiliare per il potenziamento delle proprie strutture di ospitalità collegiale e per rafforzare il ruolo della città di Pisa quale punto di riferimento nazionale ed internazionale dei giovani talenti, dichiarandosi disponibile a farsi interamente carico dei costi dell’intervento di ristrutturazione, per un importo stimato di circa 2 milioni di euro.

«La Scuola di eccellenza guidata dalla Rettrice Sabina Nuti – prosegue il Sindaco – ha giuste ambizioni di crescita, come dimostrano l’appartenenza al network delle scuole federate e le tante iniziative in corso per coltivare talenti, un salto di qualità che prevede anche la necessità di ampliarsi e dotarsi di strutture. La formula che prevede l’utilizzo gratuito dell’immobile per venti anni, al termine dei quali dovrà essere riconsegnato al Comune di Pisa, è fondata e motivata, oltre che dalla destinazione a finalità di interesse pubblico, dall’accollo di tutti gli oneri di ristrutturazione e mantenimento da parte della Scuola Sant’Anna. Con questa operazione che considero strategica per la città di Pisa, siamo riusciti a coniugare due esigenze importanti e ad arrivare ad una conclusione positiva sia per il Comune che per la Scuola Sant’Anna, dopo aver espletato tutte le procedure previste in questi casi».

Nella delibera si fa riferimento anche ad alcuni articoli del vigente regolamento comunale per la gestione del patrimonio, in particolare gli articoli 1 e 30: secondo il primo “la gestione dei beni immobili appartenenti a qualsiasi titolo al Comune è ispirata a principi generali di economicità, di efficienza, di produttività, di redditività e di razionalizzazione delle risorse dovendo essere inoltre salvaguardata l’esigenza del mantenimento e del miglioramento patrimoniale attraverso attività mirate a prevenire lo stato di degrado dei beni stessi, con interventi tesi a garantire l’idoneità degli scopi ai quali sono stati destinati”; l’articolo 30 prevede che nel caso della “concessione in comodato ad enti che non abbiano scopo di lucro e promuovano e tutelino interessi generali della comunità, ferme restando la compatibilità con la destinazione e le caratteristiche del bene, l’onere di tutte le spese per la gestione del bene sia a carico del comodatario”.