Caso Balmas a Ciampino, Tirrito: nessun violento può rappresentare le istituzioni

“La notizia del Presidente del Consiglio Comunale di Ciampino che ha preso a testate la propria ex compagna, una donna libera, e come se non bastasse in presenza dei figli collegati in DAD, è indecente, vergognosa e inaccettabile. Non ci sono altre parole per descrivere il comportamento di Massimo Balmas”. A dichiararlo è Maricetta Tirrito, presidente del Laboratorio una Donna.

“Non è concepibile – continua Tirrito – che a un uomo così violento sia concesso di ricoprire una carica pubblica o qualsiasi altra carica di rilievo, indipendentemente dal contesto. Il fatto che egli sia addirittura il rappresentante di un intero Consiglio Comunale è un insulto inaccettabile alle istituzioni e alla dignità di tutte le donne.

È imperativo adesso che le istituzioni diano un segnale forte condannando in modo unanime Balmas e il suo comportamento. Mi aspetto soprattutto dal sindaco Daniela Ballico una presa di posizione decisa: è chiamata a farlo non solo per la carica che ricopre, ma anche in quanto donna. Non può esserci posto per un uomo simile nella vita pubblica e mi auguro pertanto che egli venga rimosso da qualsiasi carica di cui è attualmente investito.

Ho chiesto subito spiegazioni e chiarimenti direttamente ai rappresentanti regionali della Lega che mi hanno non solo confermato la loro condanna unanime nei confronti di Balmas, ma anche che costui è fuori dal partito dal 2019.”

Riferendosi alla ex compagna di Balmas, Tirrito aggiunge: “Tutta la mia vicinanza ad Adriana, vittima incolpevole dell’ennesimo esempio di uomo violento e incapace di accettare una semplice verità: che le donne non sono oggetti da possedere, ma esseri umani con dignità e diritti da rispettare.

La decisione di Adriana di rivolgersi alle Forze dell’Ordine deve essere un esempio per tutte le donne, per dare loro non solo la forza per compiere questo difficile passo, ma anche per ricordare loro che non bisogna mai abbandonare la speranza di una vita migliore. Una vita veramente libera.

“La tutela dei diritti delle donne – conclude Tirrito – è un dovere che appartiene non solo a tutti i cittadini, ma anche alle istituzioni: solo difendendo la parità di genere queste possono definirsi davvero democratiche”.