Firenze. Le cooperative della pesca e agroforestali incontrano la vicepresidente Saccardi
Dalla tutela del lavoro a quella ambientale: questioni che toccano trasversalmente due settori portanti dell’agricoltura toscana: agroforestale e pesca. Sembrano agli antipodi ma condividono criticità simili. Tutte questioni che sono state poste all’attenzione della vicepresidente e assessora regionale Stefania Saccardi da parte dei rappresentati di Fedagripesca-Confcooperative Toscana nel corso di una giornata di visite, ascolto e confronto. Si è trattato del primo di una serie di appuntamenti con il mondo cooperativo e riguarderanno diversi settori e realtà economiche.
“Ho ascoltato con molto interesse i rappresentanti delle cooperative che fanno parte di un settore strategico del tessuto economico della nostra regione – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – Con loro approfondiremo meglio tutti i temi che mi hanno sottoposto e insieme lavoreremo per affrontare una a una le criticità e valorizzare comparti fondamentali per la Toscana e il suo sviluppo”.
“Abbiamo avviato un percorso importante con la Regione – ha commentato la presidente di Confcooperative Toscana, Claudia Fiaschi – per rafforzare il confronto e il dialogo reciproco e valorizzare al meglio il contributo che il mondo delle cooperative può dare allo sviluppo dell’economia del mare e della montagna, filiere strategiche per la nostra regione. Le esperienze incontrate hanno reso evidente che é possibile conciliare sviluppo sostenibile, giusta remunerazione e tutela dall’ambiente e che oggi è ancor più strategico investire nello strumento cooperativo”.
Gli incontri saranno un punto di partenza per affrontare in maniera capillare le priorità del mondo agricolo . “E’ stato un dialogo molto costruttivo, e abbiamo apprezzato la disponibilità dell’assessore regionale ad approfondire i temi e le criticità che le realtà economiche le hanno posto in maniera molto chiara e definita”, ha aggiunto Fabrizio Tistarelli, presidente Fedagripesca.
Dai lavoratori delle cooperative impegnate nei boschi della Toscana la richiesta arrivata dall’incontro con l’assessore – a Capannori – è soprattutto quella di un maggior controllo delle attività di forestazione e bonifica che spesso impiegano manodopera a nero. “La difficoltà è oggettiva, ma è necessario garantire un controllo più capillare ed efficace – spiega Luciano Mazzoni, rappresentate dell’associazione per gli agroforestali – per evitare che il comportamento di queste imprese private si traduca in concorrenza sleale, senza considerare i pericoli e i danni all’ambiente”. Le cooperative di Fedagripesca – in tutto 16 con oltre 300 soci lavoratori – che si occupano di forestazione, consolidamento delle frane e bonifica fanno parte di un albo forestale regionale e sono sottoposti a rigidi controlli e a una revisione annuale. Altro punto centrale è incentivare le attività di impresa nelle zone montane, “per arginare il fenomeno dello spopolamento e ottenere importanti ricadute occupazionali e sociali”.
Dalla montagna al mare. A Livorno l’assessora ha incontrato, presso la sede della Cooperativa Labronica Motopescherecci, le cooperative associate a Fedagripesca che operano lungo il litorale livornese e della Versilia. Lavoro e tutela ambientale gli argomenti all’ordine del giorno: “Come conciliare l’attività di pesca nelle aree dei parchi e come aumentare la nostra rappresentatività negli organi competenti della Regione”, spiega il referente del comparto Andrea Bartoli. La pesca professionale toscana conta poco meno di 600 imbarcazioni e circa 2000 addetti complessivi. Affrontata anche la questione dei rifiuti in mare. “Ad oggi – continua Bartoli – esiste un problema di smaltimento delle reti da pesca, così come per gli altri materiali recuperati in mare per cui non esiste ancora la possibilità di un ritiro gratuito e coordinato con i vari soggetti competenti”.