Rende. Sorrentino: la didattica a distanza non può diventare una panacea, né tantomeno la regola

“Il problema scuola divide da tempo il dibattito pubblico e la ripresa da ieri della didattica in presenza per gli studenti delle secondarie riaccende i timori. A causa della carenza di evidenze scientifiche, non si riesce a stabilire con certezza se le scuole siano un luogo sicuro o se, diversamente, rappresentino un’occasione di contagio, diretta o indiretta”, a dirlo in una nota alla stampa l’assessora Lisa Sorrentino.

“Riteniamo che le risposte possono arrivare solo da un puntuale sistema di contact tracing e da una mirata strategia di prevenzione su ampia scala e in questo senso, per quello che è di nostra competenza, stiamo mettendo tutte le nostre forze in campo”, ha aggiunto Sorrentino. “Crediamo, tuttavia, sia assolutamente necessario sostenere un programma politico che miri alla risoluzione dei numerosi problemi sull’intero territorio regionale. Allo stesso tempo, siamo convinti sia altrettanto importante mantenere dei punti di riferimento per evitare di perdere definitivamente la rotta. Il passaggio da zona arancione a zona gialla dovrebbe indicare un margine di miglioramento tale da scongiurare interventi maggiormente restrittivi. Queste sono le indicazioni ministeriali di cui dobbiamo prendere atto senza tuttavia abbassare i livelli di prudenza. Fomentare i timori non serve, è fondamentale mantenere calma e raziocinio”, afferma l’assessora.
“Abbiamo territori ancora in “zona rossa” dove gli indici di contagio e le indicazioni delle autorità competenti ci dicono che gli studenti dovranno necessariamente protrarre la didattica a distanza, valido supporto sotto molti punti di vista, ma per le zone che torneranno gialle è auspicabile la ripresa delle attività scolastiche in presenza: come amministrazione comunale non possiamo entrare nel merito dell’organizzazione scolastica, né invadere le sfere di competenza altrui.

A nostro avviso la didattica a distanza non può diventare una panacea, né tantomeno la regola, ma deve continuare ad essere pensata ed attuata come eccezione ogni qual volta le autorità competenti ci indicheranno di alzare i livelli di sicurezza e attenzione. Questo è stato e continuerà ad essere il nostro indirizzo politico. Tutte le istituzioni, nel mentre, hanno il dovere di adoperarsi per arginare gli ostacoli sul piano territoriale: incrementare la medicina di prossimità favorendo le misure di prevenzione e cura su più livelli, implementare infrastrutture e trasposti e contestualmente rimuovere i gap del digital divide che in Calabria, più che in altre, continua a creare importanti differenze sociali rendendo i servizi sempre meno accessibili”, conclude la nota.

Manna Rende