Serie A 20esima giornata il Genoa di Ballardini conquista il quarto risultato positivo senza subire gol contro il Crotone di Stroppa

 Liguri facilitati dall’inconsistenza difensiva dei locali. Crotone senza idee e privo del giusto carattere per uscire dall’ultimo posto. Quali provvedimenti a breve da parte della società per invertire il brutto momento che la squadra continua ad attraversare?

Crotone   0

Genoa     3

Marcatori: Destro 24°, Czyborra 30°, Destro 50°

Crotone (3-5-2): Cordaz, Magallan (Djidji), Marrone, Golemic, Pereira (Rispoli), Messias, Zanellato (Eduardo), Benali, Reca, Simy, Di Carmine (Riviere). All. Stroppa

Genoa (3-5-2): Perin, Masiello, Radovanovic, Criscito, Zappacosta (Ghiglione), Strootman (Behrami), Badelj, Zaic (Pjaca), Czyborra, Destro (Pandev), Shomurodoy (Melegoni).  All.Ballardini

Arbitro: Piero Giacomelli di Trieste

Assistenti: Tardini – Rossi M.

Quarto giudice a bordo campo: Federico Dionisi di Aquila

Addetti Var: Nasca – Di Vuolo

Ammoniti: Strootman, Messias, Eduardo, Reca

Angoli: 7 a 4 per il Genoa

Recupero: 2 e 3 minuti

Calcio d’inizio da parte del Genoa con il vento a sfavore e si nota subito un Crotone poco concreto in ogni reparto. Si potrebbe affermare difesa pitagorica da torneo aziendale e centrocampo da oratorio alla continua ricerca di giocare qualche pallone in profondità senza mai riuscirci. L’altra nota negativa: Simy nella metà campo avversaria più un turista nel giorno della Pasquetta che un goleador, mentre Di Carmine ancora non era sceso in campo a giudicare dalle giocate offensive effettuate. Se quanto fatto vedere dal Crotone nel primo tempo è quello che deve guadagnarsi la salvezza nel girone di ritorno, tempi duri aspettano gli uomini di mister Stroppa. Primo tiro in porta da parte del Crotone, nonostante il vento a favore, al diciassettesimo in seguito ad un calcio di punizione dal limite effettuato da Messias per un fallo subito dallo stesso giocatore da parte di Zaic. Si fa notare, invece, il Genova che nella prima parte ha dimostrato di essere una squadra che vuole il successo guidata da un allenatore che l’ha bene impostata. Vantaggio ospite al minuto ventiquattro con Destro che sfrutta tutta l’incapacità difensiva dei locali. L’assist al genoano per mettere dentro il pallone da parte del pitagorico Magallan. Raddoppio genoano con Czyborra al ventottesimo minuto in seguito ad un tiro al volo da fuori area. Tutto secondo le previsioni: la peggiore difesa del girone, coadiuvata da un pessimo centrocampo e attaccanti inesistenti, fanno la squadra ultima in classifica senza alcuna possibilità di salvarsi stando ai primi 45 + 2 minuti.

Ripresa con una sola squadra in campo: il Genoa che ha dimostrato di essere nella giusta dimensione per un migliore posto in classifica guidato da un allenatore che ha saputo dare alla squadra gioco e carattere. Del Crotone niente di positivo in ogni reparto. Di Carmine un fantasma in campo e non per sue colpe, è appena arrivato e subito in formazione senza conoscere i compagni. Il trio difensivo, lo abbiamo già detto, un reparto formato da dilettanti. Zanellato, Benali, Pereira, Reca e stasera anche Messias, sotto la sufficienza a volere essere magnanimi. Cosa dire: l’attuale campionato non è stato mai metabolizzato dai pitagorici e mister Stroppa ha fatto ben poco per invertire la rotta.

I miracoli si possono anche concretizzare, e di un miracolo ha bisogno il Crotone per raggiungere la salvezza.        

La risposta positiva dei pitagorici attesa ad inizio girone di ritorno per continuare a credere nella salvezza, non è arrivata.

Contro il Genoa, diretta concorrente per non retrocedere, gli uomini di mister Stroppa hanno evidenziato ancora una volta l’inconsistenza di una squadra formata serie A. L’evento salvezza troverà enormi ostacoli nel prosieguo della stagione se la prestazione fatta al cospetto dei liguri continuerà ad essere tale. Sul terreno dell’Ezio Scida continua la striscia positiva, ora quattro senza subire gol, del Genoa di mister Ballardini che da stasera può pensare di raggiungere altro obiettivo oltre la salvezza. Diverse novità nell’undici iniziale pitagorico tenendo conto delle ultime operazioni di mercato. I cambi operati da mister Stroppa, rispetto alla sfida di Firenze, hanno visto la presenza in attacco del neo pitagorico Di Carmine, arrivato venerdì mattina. Insieme con lui dentro Magallan difensore destro in sostituzione di Djidji, Golemic difensore sinistro per Luperto, Benali, di nuovo in campo fin dall’inizio al posto di Eduardo e fuori anche Vulic al cui posto è stato spostato Messias.

Mister Ballardini, nella speranza di allungare la striscia positiva battendo ancora il Crotone com’è avvenuto nell’ultima sfida di serie A, ha confermato gli stessi che hanno sconfitto il Cagliari la precedente giornata. Cinque difensori di fatto a guardia di Perin con Badelj, Zaic, Czyborra sulla linea mediana, Destro e Shomurodoy a turno prima punta. Prossima sfida dei pitagorici in quel di San Siro contro il Milan