Forse so sognare

…. Forse so sognare

Di Vincenzo Calafiore

23 Gennaio 2021 Udine

“ …. L’amore prima o poi ti troverà

e chissà se saprai riconoscerlo.

L’amore è un treno passa e si ferma

se  non ci sali, o lo perdi, non lo

riprenderai mai più.

L’amore ti trova, non esistono

le distanze ti raggiungerà ovunque

con le sue imprevedibili traiettorie…

l’amore che non conosci e ti conosce

l’amore che cerchi e ti sfugge

l’amore prima o poi passerà

e sarai solo senza ragioni di vita! “

                             Vincenzo Calafiore

Scrivendo di te, ferma, silenziosa e china sul proprio ascolto, la scrittura, come se conoscesse i tempi giusti per far coincidere, mente,penna e stati d’animo.

Così non esistono distanze tra pensieri,desideri e le imprevedibili traiettorie dell’amore sentito e custodito nel mio sogno strozzato perduto all’orizzonte.

Aspetto te che mi passi vicino come un’ombra sottile sfiorente!

Mi addormento col pensiero di te e ti sogno, perché ho desiderio di sognarti, e nel sogno ti amo, trattenendo il respiro resto ad ascoltare il tuo cuore …. Siamo stati nei deserti e negli oceani con l’acqua alla gola e in tutte queste mie amarezze quello che mi consola è che siamo stati lontani e siamo stati bene assieme, siamo stati vicini, ci siamo amati.

Abbiamo e non so quanti mari attraversati per incontrarci e quanti sogni sono andati perduti negli abbracci mancati, ma siamo ancora insieme.

Ma ora è il momento di sognare e chissà se ti raggiungerò!

Come lunghi echi da lontano giungono i dolori delle assenze si confondono in una profonda unità vasta come le mie notti bianche e con la luce tornano i tuoi profumi, i colori e i suoni delle tue parole.

Nella penombra di un sorriso di luna, vago come un vizioso povero e bacio il seno di un’antica puttana ….  la fine dei desideri caduti, mentre al volo rubo un piacere clandestino  … il pensiero di te così intenso in me!

Oh… la mia solitudine, quei desideri, macerati nei seni di un’alba o nei nostri corpi nutriti da amabili pensieri … come mendicante alimento i miei insetti.

I miei desideri amore sono testardi di giorno, vili di notte mentre fanno ritorno al pensiero melmoso, convinti d’aver regalato nostalgici piaceri d’anima.

Se il pensiero di te, il desiderio, l’amore mio, l’incendio, non hanno ancora ricamato con le loro forme piacevoli il canovaccio banale della mia esistenza, è perché non sono più capace di sognare, muoio entro il serraglio infame del mio volerti qui ora, adesso.

E’ così difficile rimanere in disparte, difficile solo il pensare di non poterti stringere a me, guardare i tuoi occhi!!!!!

Questa sera, la luna sogna con me con maggiore indolenza, come una bella donna che stesa su morbidi cuscini con mano leggera e distratta accarezza prima di d’addormentarsi il contorno dei suoi seni, sopra il dorso di raso delle molli idee morenti, s’abbandona ai lunghi deliqui

e volge intorno gli occhi sulle visioni magiche che nel silenzio cadono purpuree.

Quando talvolta sogno nel mio ozioso languore, tu lasci filare furtiva lacrima, un pio cenno, nemico del sonno … vasta è la notte è come luce, come profumi e colori di quanto amore va perduto!