Asili nido: Regione Lombardia conferma sperimentazione per le disabilità sensoriali
Nell’anno scolastico 2021-2022 proseguirà la sperimentazione dell’inclusione scolastica a favore dei bimbi con disabilità sensoriale nella fascia da 0 a 3 anni. Lo stabilisce una delibera approvata dalla Giunta regionale della Lombardia. Il progetto interessa i bimbi che frequentano gli asili nido, i micronidi e le sezioni primavera della scuola dell’infanzia. Resta confermato il budget complessivo che ammonta a 700.000 euro e che Regione Lombardia ha già messo a disposizione delle Ats.
Percorso rallentato da emergenza Covid
“Nel corso dell’anno scolastico 2019-2020, Regione Lombardia – spiega l’assessore alle Politiche sociali, abitative e Disabilità, Stefano Bolognini – ha avviato la sperimentazione di un modello di offerta inclusivo per i bambini con disabilità sensoriale tra 0 e 3 anni. Il suo obiettivo è garantire ai più piccoli opportunità di socializzazione e di inclusione. L’emergenza Covid, tuttora in corso, sta impedendo di fatto che tutte le azioni previste possano essere portate a termine entro la fine dell’anno scolastico 2020-2021, come inizialmente previsto. Tenuto conto dell’importanza di questa sperimentazione, abbiamo quindi deciso di spostarne l’orizzonte temporale in avanti di un anno. Questo permetterà di avere il tempo necessario per svilupparla nella sua interezza. Potremo, inoltre, valutarne i risultati insieme alle associazioni di riferimento”.
Per il diritto dei bimbi con disabilità sensoriale a una crescita armoniosa
“Puntiamo molto – conclude Bolognini – sulla creazione di un modello inclusivo per tutti. Ritengo fondamentale che l’inclusione si realizzi fin dall’accesso ai servizi di asilo nido o micronido e non smetterò mai di sottolineare che questo rappresenta un elemento cardine dell’inclusione. I bambini con disabilità hanno diritto a una crescita armoniosa. Una crescita che possa realizzarsi in un contesto educativo e socializzante capace di creare adeguate opportunità e occasioni e con l’obiettivo di abbattere tutti i muri e i limiti che la condizione può generare”.