L’Italia tutta gialla il 7 e l’8, nel fine settimana arancione: ecco le decisioni grilline

I grillini hanno ripreso in mano i pennarelli colorando l’Italia tutta di giallo per il 7 e l’8. Ci sarà però il divieto di spostamento tra le regioni e soglie di Rt più basse per entrare nella fascia arancione e rossa. Guai ad abituarsi alle nuove regole di vita, Conte decreterà di nuovo il 15 gennaio. I grillini hanno finito i colori? Forse sì! Ci sarà infatti una fascia bianca in cui finiranno “gli italiani buoni”. Confermato il coprifuoco alle 22. Mantenuta la deroga che permette a due persone di andare a trovare parenti e amici.

Nel decreto è previsto che “dal 7 al 15 gennaio 2021 è vietato, nell’ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”. Rimane comunque “consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma”.

Il 7 e l’8 gennaio saranno gialli, spostamenti liberi ma all’interno della propria regione, sia pure con mascherina obbligatoria e distanziamento. Saranno aperti i bar e i ristoranti sino alle 18. Dopo quell’orario si potranno solo acquistare cibo e bevande da asporto (vietato consumarli nelle adiacenze del locale) o chiedere la consegna a domicilio. Sono aperti anche i negozi e i centri commerciali. Gli spostamenti saranno liberi fino alle 22.

La prima stretta torna nel fine settimana (9 e 10 gennaio) quando tutta Italia sarà in fascia arancione. Dalle 5 alle 22 si può uscire di casa ma solo per andare nel proprio comune. I bar e ristoranti sono chiusi tutto il giorno, aperti invece i negozi, i parrucchieri e i centri estetici.

Dall’11 gennaio scatta la divisione in fasce

Sulla base del monitoraggio settimanale (sarà esaminato dall’Istituto superiore di Sanità l’8 gennaio) si deciderà quali regioni resteranno in fascia gialla e se ci sono regioni che devono passare in fascia arancione o rossa. Per la prima volta si applicheranno i nuovi parametri validati dal Comitato tecnico-scientifico. Secondo i nuovi criteri, quando una regione ha l’indice di trasmissibilità pari a 1 entra in fascia arancione. Se è pari a 1,25 entra in fascia rossa. In entrambi i casi si è deciso di abbassare la soglia di 0,25.

Dal 7 al 15 gennaio “è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le 5 e le 22, e nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale” e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.

Rimangono consentiti gli spostamenti dai comuni “con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini”. La deroga non consente però di raggiungere i capoluoghi di provincia.

“Fino al 15 gennaio ci sono queste misure e stiamo inasprendo le soglie. Tutti vorremmo tornare bianchi, è una cosa che è sul tavolo ma ne discuteremo al momento opportuno” ha affermato Boccia. Il governo potrebbe istituire una “zona bianca” con il Dpcm in vigore dal 15 gennaio 2021. In questa nuova fascia di colore sarebbero aperti bar, ristoranti, palestre, cinema, teatri, musei. Ma rimarrebbero comunque l’obbligo di mascherina all’aperto e al chiuso, il distanziamento di almeno un metro tra le persone, il divieto di assembramento e l’obbligo di disinfettare le mani prima di entrare nei locali. Gli spostamenti sarebbero liberi e potrebbe anche essere rinviato l’orario del coprifuoco.