V-DAY, giorno importante e atteso da quasi un anno ma non mancano le polemiche

Primi mesi 2020 il virus Sars-CoV-2 (inizialmente noto soltanto  alla popolazione cinese) è conosciuto anche dalla popolazione mondiale. In Italia inizia la conta delle migliaia di contagiati col passare delle settimane. Le strutture sanitarie nazionali vengono intasate da contagiati di ogni età. I reparti di terapia intensiva al collasso. I morti per Covid-19 centinaia. Bergamo è stata la Città più martoriata dall’epidemia per numero di morti. Mesi trascorsi con il lockdown per evitare il diffondersi dell’epidemia, provvedimento che potrebbe tornare nel prossimo mese di gennaio. L’antidoto a tutto questo la creazione di un apposito vaccino. Domenica 27 dicembre 2020, data storica. Il vaccino è pronto per essere somministrato e alcuni cittadini hanno ricevuto la prima somministrazione. Passeranno alcune settimane e qualche mese prima della vaccinazione all’intera popolazione. Il primo importante passo è stato fatto. E come sempre accade in ogni avvenimento di cui è interessato il Governo, non manca la polemica da parte dell’opposizione. Oggi la polemica è stata innescata perché il numero delle fiale di vaccino arrivati in Italia è inferiore ad altri Paesi. Nei prossimi mesi, hanno dichiarato gli esperti, sarà vaccinata la quasi totalità della popolazione. Si tratta di vaccino che richiede del tempo per produrlo e metterlo in circolazione, diversamente da panettoni già immagazzinati e facilmente distribuibili il giorno di Natale come fatto da Matteo Salvini per pura propaganda elettorale. Se tra coloro che sono stati vaccinati c’è anche il presidente della Campania Vincenzo De Luca, pur non essendo in lista, dove sta il “reato”? In questo giorno ciò che, invece, dobbiamo augurarci è l’effetto positivo del vaccino. I politici, di ogni schieramento, lavorino per accelerare i tempi dell’arrivo del vaccino in misura sufficiente per l’intera popolazione. Il resto è soltanto propaganda elettorale.