Più forza alle energie rinnovabili

Le nuovi fonti di energia, definite rinnovabili capaci di apportare innovazioni e grandi cambiamenti, sono delle fonti alternative a quelle che conosciamo e che abbiamo sempre utilizzato, come gas naturale, carbone e petrolio. Rinnovabili per intenderci, va a categorizzare delle fonti di energia che si rinnovano, che si rigenerano e quindi non posso avere una fine e accanto a questo grande fattore c’è anche quello che, attraverso tali sistemi sé possibile andare a preservare l’ambiente evitando la distruzione delle risorse naturali. Questo fa si che il futuro sarà per tutti rinnovabile, e lentamente si procederà al cambiamento. Le principali fonti di energia sostenibile, o rinnovabile, sono:

  • Il vento, grazie alla sua forza dà origine all’energia eolica attraverso l’utilizzo di turbine e pale eoliche;
  • Il sole, con i suoi raggi e il suo calore permette la produzione di energia elettrica che viene utilizzata sia per il riscaldamento di ambienti e di acqua sia per la corrente e la luce;
  • L’acqua, grazie alle dighe o al suo moto, come quello delle onde, con l’utilizzo di apposite turbine riesce a produrre una gran quantità di energia, forse la forma più antica che si conosce;
  • Le biomasse, ovvero i residui organici di piante ed animali che riescono a produrre energia attraverso la loro semplice combustione.

Non è una novità che le energie rinnovabili nella maggior parte del pianeta hanno conquistato una posizione a dir poco predominante. Sono riuscite infatti ad avere la meglio anche sui nuovi impianti a carbone. Se da un lato abbiamo chi ha appoggiato a pieno tale soluzione e la sta portando avanti incentivandola sempre di più, dall’altra abbiamo paesi che stanno facendo fatica ad entrare nel meccanismo.

Il difficile passaggio per l’Asia

Com riportato anche nel sito web Tech4Future, molti paesi dell’Asia hanno come fonte di energia primaria il carbone, quindi risulta molto complicato il passaggio ad un’energia pulita; si stima infatti che tale cambiamento avverrà non prima di 10 anni. Gli studiosi pensano che questo si verificherà quando il Levelized cost of Energy sarà più basso rispetto al carbone. Ma se abbiamo stati che rallentano il cambiamento abbiamo anche quelli che invece stanno incentivando l’energia pulita. Solo per citare un esempio, in India il fotovoltaico sta battendo i prezzi di qualsiasi altro paese e soprattutto se si guarda i prezzi attuali, sono i più bassi mai offerti dalla nazione; la medesima situazione si sta verificando anche in Australia.

Cina, il capo dei combustibili fossili

Il paese, o meglio la nazione che sta più indietro di tutte nell’accogliere l’energia rinnovabile, è la Cina. Questo accade perché è da sempre stata il maggior consumatore di combustibile fossile. La situazione è molto strana in questo paese dato che l’esposizione solare è ideale per il fotovoltaico e i prezzi sono molto più bassi rispetto al carbone. È il cambiamento a costare parecchio ma si stima che già dal prossimo anno, il 2021, si assisterà alla conversione verso la green energy.

Europa, grande promotore

L’Italia, tra tutti gli stati Europei è sul podio se prendiamo in considerazione il contributo alla “nuova energia”. Per quanto riguarda i consumi finali l’Italia si piazza al terzo posto, invece per la produzione sale al secondo posto. Tale stima risale al 2018 ma dallo scorso anno l‘incentivo è raddoppiato, sia perché lo stato sta mettendo a disposizione numerose risorse, sia perché la popolazione è davvero propensa al cambiamento e a dare una mano all’ambiente. Pensiamo che l’idroelettrico, il solare, l’eolico e tutte le bioenergie hanno ricoperto fino all’anno passato quasi il 18% di tutti i consumi finali. Un target superato solo dal nostro paese tra tutti gli stati dell’unione europea. Tra i principali stati membri infatti, Regno Unito, Spagna, Francia e Germania, l’Italia è in cima alla classifica sia per quanto riguarda i consumi complessivi sia per avere il valore più alto per la copertura da Fonti di Energia Rinnovabile.