Heineken taglia posti di lavoro in Italia: interessate 5 sedi

Gli effetti del covid iniziano a farsi sentire pesantemente. Heineken ha annunciato il taglio di un centinaio di posti di lavoro in Italia. Gli esuberi sono distribuiti tra il quartier generale di Sesto San Giovanni e i 4 stabilimenti italiani in cui verranno varati piani di esternalizzazione di alcune attività. Pesante la situazione a Sesto San Giovanni dove sono previsti 46 esuberi.

“È una scelta inaccettabile, che le organizzazioni sindacali non potranno mai condividere” va all’attacco Gennaro De Falco, segretario della Fai Cisl di Milano. Fai, Flai, Uila e il Coordinamento delle Rsu hanno dichiarato lo stato di agitazione e avviato le assemblee in tutti le sedi, nel rispetto della normativa anti Covid. “Inutile dire che c’è grande preoccupazione e amarezza fra i lavoratori. La situazione non è chiara, evidentemente l’azienda pensa di esternalizzare alcune funzioni, e anche su questo tema dovranno essere fatti gli opportuni approfondimenti – incalza De Falco -. L’obiettivo è di stipulare un accordo che individui soluzioni non traumatiche, a tutela delle persone e delle loro famiglie”.

I birrifici della multinazionale olandese presenti in Italia sono: Comun Nuovo (BG), Pollein (AO), Massafra (TA) e Assemini (CA). Lo stabilimento di Comun Nuovo, nella bergamasca, è il più grande in Italia e a regime produce 2,7 milioni di ettolitri di birra l’anno, mentre a livello di gruppo Heineken Italia produce fino a 5,7 milioni di ettolitri di birra. Alla multinazionale olandese (che in Italia detiene una quota di mercato del 30%), fa capo anche Birra Moretti, acquisita nel 1996.