Misure covid. Campani esasperati: rivolta a Napoli, scontri con la Polizia

Le misure dei grillini hanno stremato i campani e gli italiani. L’esasperazione a Napoli e in Campania è tanta. Le misure anti covid hanno alimentato il disagio sociale. La miseria è per certi versi un incubo peggiore del virus. La violenza va condannata senza se e senza ma tuttavia Giuseppe Conte e Vincenzo De Luca devono riflettere e prendere atto di quanto sta accadendo in queste ore. C’è troppa esasperazione. Gli italiani sono allo stremo. E se non si cambia rotta la fame e la miseria rischiano di destabillazare il Paese.

A Napoli un migliaio di giovani a volto coperto, tra loro molti militanti del circuito antagonista e non solo, sono scesi per le strade, nella prima serata di coprifuoco alle 23, per protestare contro la stretta anti-Covid varata dal governatore De Luca. “Non ci sta uccidendo il Covid, ci state uccidendo voi”, urlano alcuni manifestanti. “Non vi scontrate con il popolo”, pregano alcuni dimostranti gli agenti delle forze dell’ordine. Tra i presenti anche esponenti di collettivi e attivisti no global. “È anticostituzionale, è una dittatura”, grida un uomo.

Ci sono stati scontri con la polizia. Un centinaio di agenti in tenuta antisommossa. Lanci di lacrimogeni e petardi davanti al palazzo della Regione. Un cassonetto è stato dato alle fiamme. Bottiglie di vetro sono state scagliate contro gli agenti. “Nessuna condizione di disagio, per quanto umanamente comprensibile, può in alcun modo giustificare la violenza”, ha dichiarato a “Il Mattino” il questore di Napoli Alessandro Giuliano commentando quelli che non ha esitato a definire “veri e propri comportamenti criminali verso le forze dell’ordine”.

I manifestanti sono scesi in strada organizzati via social. A protestare non sono commercianti e piccoli imprenditori che lo hanno fatto in modo pacifico in queste ore, sia a Napoli che a Salerno, ma giovani radunatisi nelle zone frequentate da universitari e galassia antagonista.

I manifestanti hanno creato una barriera di cassonetti della raccolta differenziata lungo via Santa Lucia, poi hanno appiccato il fuoco. Un automezzo dei pompieri è stato bloccato dai contestatori per impedirgli di spegnere le fiamme e atti vandalici sono stati compiuti contro diverse vetture ferme.

Negli scontri una troupe di Sky Tg24 è stata aggredita, rincorsi e malmenati il giornalista Paolo Fratter e il suo operatore. L’aggressione è avvenuta mentre Fratter era in collegamento con lo studio, ed era stata preceduta da un crescendo di intromissioni, via via più aggressive, di manifestanti nella diretta. Il giornalista è stato colpito fino a ritrovarsi steso sul cofano di un’auto, ha cercato di calmare chi aveva di fronte ricordando più volte di stare lavorando, di stare cioè documentando la protesta. La situazione è però precipitata e Fratter è dovuto fuggire insieme all’operatore.

A Salerno centinaia di cittadini e commercianti hanno attraversato a tarda sera il centro storico al grido di “libertà libertà”. Il raduno dei commercianti che era nato in piazza Amendola si è trasformato in un vero e proprio corteo. Molti i cittadini hanno protestato con candele e lumini in mano. La gente urlava insulti contro de Luca e chiedeva lavoro.