Salvini invoca il voto: si chieda agli elettori di esprimere un Governo che duri 5 anni e abbia le idee chiare

Matteo Salvini invoca il voto. “Conte è finito, andiamo a votare in autunno”. Il leader della Lega in una lunga intervista a La Stampa. “Pd e M5S facciano un esame di coscienza, come ho fatto io, che ho chiuso un’esperienza di governo quando ho capito che tutto era bloccato”. Perché “nei prossimi mesi si decide il destino dell’Italia per i prossimi 30 anni”, ma bisogna votare, “niente minestroni, sostegni esterni più o meno camuffati”.

“Gli italiani verranno chiamati a votare per Regionali, Comunali e Referendum sul taglio dei parlamentari. E allora si chieda agli elettori di esprimere un Governo che duri 5 anni e abbia le idee chiare. Abbiamo i dossier pronti per governare!”. Il Capitano attacca il Governo Conte e parla di “operazione verità”. “Via questo Governo ideologico, contrario alla libertà di impresa e di culto, alle scuole e agli ospedali privati. Anche in Europa auspicano un Governo stabile. Sarebbe un’operazione verità, questa maggioranza non è in grado di affrontare il rilancio dell’economia”. “C’è la fila di aziende francesi pronte a comprare aziende italiane. Ho chiesto al Copasir di controllare”. Salvini sottolinea che ogni tentativo di collaborazione tra Governo e opposizione è stato impedito dalla mancanza di volontà di Palazzo Chigi di ascoltare. Lancia le sue due priorità: taglio della burocrazia sul modello Genova, quindi sospensione del codice degli appalti per 5 anni; taglio delle tasse, con la flat tax modulata al 15 o 20 per cento, in base al reddito.

“Noi abbiamo tentato di collaborare con il governo. Lo abbiamo inondato di proposte. Ascolto da parte del Governo: zero. Mi sembra chiaro che ignorino le stesse richieste del presidente Mattarella”. Parlando di Silvio Berlusconi, Matteo Salvini si dice sicuro di escludere che “un liberale possa sostenere pezzi di governo di estrema sinistra”, mentre chiude la porta a una trattativa per una legge elettorale su base proporzionale. “Io non ho visto assolutamente nulla nè da parte del Pd nè dai 5S. Una legge proporzionale ci riporta indietro di 40 anni, alla Prima Repubblica. Alle Regionali della Campania c’è un’alleanza tra De Luca, Cirino Pomicino, Mastella e De Mita, quattro ere geologiche fa. Questo è il proporzionale. Invece chi ha un voto in più deve governare. Ci vuole un premio di maggioranza, altrimenti dipenderemo dai Renzi di turno”.