Suolo pubblico a Pisa: esenzione totale dal 1 marzo al 31 dicembre, possibilità di allargare fino al 40% in più

Approvato in Giunta Comunale l’atto di indirizzo che contiene le misure di sostegno alle attività economiche che usufruiscono del suolo pubblico. Il provvedimento fa parte del piano “Riapri Pisa” presentato dal Sindaco Michele Conti come pacchetto di misure messe in campo per aiutare il sistema economico cittadino a ripartire dopo la fase di chiusura. «Abbiamo approvato in Giunta l’atteso atto di indirizzo – dichiara l’assessore Paolo Pesciatini – che prevede, oltre allo snellimento dell’iter burocratico di richiesta del suolo pubblico, l’esonero del pagamento dello stesso fino al 31 dicembre 2020. In più abbiamo deciso di concedere alle attività di somministrazione e artigianali la possibilità di incrementare il suolo pubblico nella misura del 40% rispetto a quella già autorizzata secondo i parametri ante-Covid. Si tratta di misure particolarmente importanti che vanno a sostegno delle imprese e delle attività del nostro territorio che si sono trovate ad affrontare difficoltà inattese in conseguenza dell’emergenza sanitaria. Per questo la nostra azione amministrativa è stata, da subito, protesa al sostegno del sistema economico cittadino, come annunciato dal Sindaco con il piano “Riapri Pisa” che con questo atto si avvia a diventare esecutivo».

L’atto di indirizzo prevede dunque l’esonero dal pagamento del canone dal 1 marzo al 31 dicembre 2020; la possibilità di aumentare del 40% la superficie di suolo pubblico per gli esercizi di somministrazione e le attività artigianali già in possesso di regolare concessione, temporaneamente (ovvero fino al 31 dicembre 2020); la semplificazione delle procedure sia per la presentazione delle nuove richieste di concessione, che per la comunicazione di allargamento. Qualsiasi comunicazione e richiesta deve essere presentata a Sepi secondo la nuova modulistica scaricabile dal sito www.sepi-pisa.it già a partire da lunedì 25 maggio.

Per quanto riguarda lo snellimento dell’iter burocratico, nello specifico le nuove richieste e le comunicazioni di ampliamento della superficie andranno invitate mediante p.e.c. a Sepi Spa, con allegata la sola planimetria, non in bollo. Inoltre l’atto prevede che, ai soli fini di assicurare il rispetto delle misure di distanziamento connesse all’emergenza Covid-19 e comunque non oltre il 31 dicembre 2020, la posa in opera temporanea di strutture e elementi di arredo (tavolini, sedie, ombrelloni, ecc.) su vie e piazze, strade e altri spazi aperti pubblici di interesse culturale o paesaggistico non verrà subordinata alle autorizzazioni previste dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, ferma restando la compatibilità con la normativa del Codice della Strada, preventivamente valutata dalla Polizia Municipale. Le strutture mobili installate in maniera aggiuntiva per esigenze contingenti e temporanee dovute al mantenimento delle distanze, devono comunque presentare caratteristiche tali da poter essere rimosse entro 24 ore in caso di richiesta dalle autorità competenti per ragioni imprevedibili di urgenza e necessità (legate anche ad eventi di protezione civile) e devono essere rimosse entro il 31 dicembre 2020.