Un’iniziativa lanciata come sostegno psicologico per le lavoratrici del sesso

Le lavoratrici del sesso fanno parte di un settore molto vulnerabile della società. Le lavoratrici, e i lavoratori, del sesso non dispongono di alcun tipo di protezione governativa che ne garantisca la previdenza sociale. Ecco perché alcune associazioni hanno intrapreso un’iniziativa per fornire un sostegno psicologico alle lavoratrici del sesso.

La prostituzione è stata colpita dalla pandemia della COVID-19 in tutto il mondo. In Italia, però, dove questo settore ha un grande peso economico, le lavoratrici del sesso stanno subendo una situazione socioeconomica più tesa del comune. I club sono stati obbligati a chiudere e molte sono rimaste senza lavoro.

Alla chiusura dei locali fisici si è aggiunto il fatto che alcune aziende legate al settore, come il noto portale di contatti www.millerotici.com, si sono visti obbligati a ricordare agli utenti di seguire i consigli e le avvertenze promosse dalle autorità sanitarie nazionali e interazionali.

Associazioni come la Caritas Diocesana si sono preoccupate per la situazione di sofferenza di queste donne. Tramite una cooperazione internazionale, l’associazione presta un sostegno socioeconomico e psicologico alle lavoratrici del sesso della regione europea. Il progetto Candela è un pilastro fondamentale di questa lotta, che potrai conoscere se continui a leggere fino alla fine dell’articolo.

Qual è la situazione delle lavoratrici del sesso in Italia davanti alla pandemia?

Come già detto, a causa dell’isolamento obbligatorio, molti club in Italia sono stati costretti a chiudere. Di conseguenza le lavoratrici del sesso hanno smesso di lavorare per salvaguardare la propria integrità e salute.

Il risultato per loro è stato indubbiamente negativo perché, non avendo un reddito, non possono pagare i conti. Come ogni altra persona, devono poter contare su mezzi economici per mangiare, pagare l’affitto e per far fronte alle prime necessità. Molte di loro usavano poi i guadagni per aiutare economicamente i propri familiari o per pagare la propria libertà.

A questa situazione bisogna aggiungere lo stress causato dalla COVID-19. Come è noto, l’Italia è stata uno dei paesi più colpiti dalla pandemia. Lo stress è frutto della disinformazione su come agire dinnanzi del virus che ha colpito la popolazione in generale.

Essendo un gruppo molto vulnerabile socialmente e psicologicamente, si sono sentite sopraffatte da questa situazione tesa. Per questo, alcune associazioni si sono occupate di offrire sostegno in questi momenti così difficili.

Qual è stato l’operato della Caritas Diocesana di Jaén?

L’associazione Caritas Diocesana di Jaén offre i suoi servizi alla popolazione di Jaén, in Spagna, e del resto d’Europa. Tramite accordi internazionali, sono riusciti a coprire paesi, come l’Italia, che sono stati molto colpiti dalla crisi COVID-19.

Questa associazione, per mezzo del progetto Candela, offre accompagnamento alle lavoratrici del sesso. Nel corso degli anni ha convinto molte di loro ad abbandonare questa attività. Con la pandemia COVID-19, ha raddoppiato gli sforzi per far sì che queste donne non si sentano abbandonate.

Ha offerto accoglienza a tutte coloro che sono rimaste senza casa e senza risorse economiche. Molte sono alloggiate in parrocchie in modo tale da potersi sfamare e trovarsi in un luogo sicuro.

Tuttavia, l’operato più importante è stato quello di offrire loro sostegno psicologico, così importante in questo periodo di pandemia. Si tratta di un sostegno offerto telefonicamente, per rispettare così le raccomandazioni di mantenersi in isolamento.

Nonostante il sostegno, molte di loro sono state costrette a continuare a lavorare a dispetto dei rischi. Altre hanno optato per offrire i propri servizi online tramite portali come Millerotici, che rappresenta una modalità di lavoro più sicura. Per questo, Millerotici.com ha aderito all’iniziativa delle autorità e dal suo portale consiglia di seguire le misure sanitarie. Incoraggia le lavoratrici del sesso a non mettere a rischio la propria salute e a rimanere a casa.