Hotspot Wi-Fi: 3 pericoli da non sottovalutare

Gli hotspot Wi-Fi sono una tecnologia pratica e conveniente per collegarsi a Internet liberamente da qualsiasi dispositivo. Nonostante ciò, questi punti di accesso nascondono delle insidie. Collegarsi a un hotspot può mettere in pericolo la propria privacy, e i dati trasmessi possono essere letti e rubati da malintenzionati.

Ad esempio, se ci si trova nella piazza di una città europea, collegati all’hotspot Wi-Fi quasi certamente disponibile, e si digita su Google “messi record”, se il punto di accesso di rete non è sufficientemente protetto, altre persone collegate su quella stessa rete possono monitorare l’attività e la ricerca effettuata, all’insaputa dell’utente. Lo stesso vale per qualsiasi altra attività più importante, come verifica del conto bancario o acquisti tramite carta di credito.

Quali sono i pericoli degli hotspot Wi-Fi?

Come menzionato sopra, gli hotspot Wi-Fi possono essere sfruttati per monitorare gli utenti. Per questo motivo è importante che gli utenti stessi siano a conoscenza di ciò a cui potrebbero andare contro ogni qualvolta che si connettono, in modo da adottare le misure di sicurezza necessarie. Tra i vari rischi correlati all’uso dei punti di accesso Wi-Fi, questi sono i principali:

Installazione di malware. Gli hotspot possono essere uno strumento efficace per diffondere dei malware pericolosi. La procedura è molto più semplice di quello che si possa pensare. Se sul dispositivo da cui ci si connette a Internet è attiva la condivisione di file di rete, un hacker può accedere e installare dei malware sulle cartelle condivise senza che l’utente se ne accorga. Questo virus può registrare da remoto l’attività dell’utente, attivando diverse funzioni. Ad esempio, può essere in grado di accendere fotocamera, microfono o registrare una certa attività, come tutti i click effettuati sulla tastiera. L’unico modo per proteggersi realmente da questo pericolo è quello di avere sempre un antivirus installato e aggiornato ogni qualvolta si desidera collegarsi alla rete.

Hotspot fittizi. Uno dei pericoli maggiori quando si decide di collegarsi a un punto di accesso pubblico è quello di finire per collegarsi a un hotspot fasullo, configurato da un hacker solo per rubare i dati degli utenti. Questa pratica è particolarmente diffusa in Asia. Ad esempio, dal 2015 a oggi sono stati scoperti numerosi hotspot che simulano il nome di hotel, pensati proprio per rubare i dati di eventuali ospiti e turisti ignari. Sfortunatamente, non esiste altro metodo per proteggersi da questo pericolo se non fare attenzione alla rete che si sceglie per connettersi. Verificare sempre il nome attentamente, alla ricerca di indizi che possono confermare o meno la legittimità della stessa.

Spionaggio di dati. Dato che la maggior parte degli hotspot fornisce una connessione completamente gratuita, le misure di sicurezza adottate sono veramente minime, in modo da ridurre i costi di manutenzione. Spesso non è presente nessuna crittografia sui dati, tanto che basta un po’ di dimestichezza nel settore per riuscire a effettuare degli attacchi di spionaggio. Questo tipo di attacchi vengono chiamati man-in-the-middle e consistono proprio nel frapporsi fra utente e hotspot per spiare l’attività senza che nessuno se ne accorga. In questo caso la soluzione può essere quella di navigare tramite proxy o VPN. Ricapitolando, collegarsi a un hotspot Wi-Fi espone a dei rischi ed è fondamentale prendere sempre delle precauzioni prima di navigare sulla rete.