Catanzaro. Nell’Agenda della Fiom-Cgil Calabria: la Risposta all’Emergenza Covid-19 con Protocolli di ‘Lavoro Sicuro’ e Garanzie per il Futuro delle Imprese

Massimo Covello, Segretario Generale della FIOM-CGIL Calabria ci riferisce che la sigla Sindacale della quale ne è responsabile ha adottato per la prima volta la consultazione a distanza, a mezzo di videoconferenza, attraverso la quale s’è svolta la riunione ufficiale del Comitato Direttivo. All’ordine del giorno i temi che stanno caratterizzando questa drammatica fase, nel pieno dell’emergenza Covid-19, sul piano sanitario, economico e sociale in Calabria e nel resto Paese.

Massimo COVELLO – Segretario Generale FIOM – CGIL CALABRIA

Non sussistevano alternative credibili al confinamento obbligatorio – riferisce Massimo Covello a “Laprimapagina.it”-, con la conseguente chiusura delle attività non essenziali,  i provvedimenti necessari per tentare di arginare la pandemia. Ed ancora: gli accordi-protocollo tra le rappresentanze sociali ed il Governo, sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e i vari Decreti Legislativi, a supporto economico dei cittadini, dei lavoratori e dell’imprese…! Tutti questi gli strumenti con i quali si sta cercando di arginare il più possibile l’epidemia dilagante del Coronavirus.

A tal fine in Calabria la Fiom-Cgil nei giorni scorsi – informa ancora Covello – con le modalità consentite dalla legge, ha svolto centinaia di consultazioni con le aziende del settore metalmeccanico, stipulando oltre 300 accordi riguardanti l’accesso ai diversi tipi di ammortizzatore sociale con la causale Covid-19.

Sono oltre 4.000 lavoratori e lavoratrici, di questo settore industriale, che sono stati collocati in Cassa integrazione, nelle diverse tipologie : ( Cigo, Cigs, Fis, Cigsd)*, a secondo delle caratteristiche delle imprese. La maggior parte delle maestranze avrà la copertura per un periodo di 9 settimane, sotto la gestione Inps. (*) Cigo = Cassa integrazione guadagni ordinaria, Cigs= Cassa integrazione guadagni straordinaria; Fis = Fondi integrazione salariale, Cigsd=Cassa integrazione guadagni straordinaria in deroga.

Questo dato, collocato nel più complessivo riguardante tutte le categorie del lavoro pubblico e privato, dipendente ed autonomo, mostra la drammatica situazione abbattutasi sulla nostra regione già in grave crisi strutturale.

Una recente Manifestazione Sindacale
della Fiom-Cgil in Calabria

Pertanto – e qui il Segretario regionale della Fiom-Cgil ostenta chiarezza e franchezza – sono da considerare certamente insufficienti i 39 milioni di euro stanziati dal Governo per cassa integrazioni in deroga per la Calabria e occorre immediatamente aprire un confronto serrato al fine di un aumento delle risorse.

Anche in Calabria, in questi giorni, non sono stati pochi i tentativi di diverse imprese di incunearsi nelle maglie del Protocollo sicurezza e dei codici ‘A-eco’, al fine di venire riconosciuti come “attività essenziale” e poter riaprire.

In Calabria 4.000 lavoratori e lavoratrici sono
stati collocati in Cassa Integrazione

Come Fiom-Cgil – prosegue Covello – intendiamo ribadire che la chiusura delle attività è stata determinata per impedire l’esplosione dei contagi, ancor più possibili per l’inadeguatezza dei dispositivi di tutela ‘Dpi’, per una disattenzione cronica alle norme di tutela del lavoro nel nostro tessuto industriale che considera la sicurezza spesso un costo e non un valore. Pertanto noi continuiamo a sostenere che le riaperture eventuali, considerato che il lockdown è fissato al 3 di Maggio p.v., devono avvenire dopo le decisioni del Governo assunte col parere delle autorità sanitarie, e la verifica congiunta, rappresentanze sindacali e direzioni, in sede aziendale sulle modalità organizzative assunte in coerenza col protocollo sicurezza e le leggi.

 Noi auspichiamo – rilancia ancora il Segretario della Fiom-Cgil Calabria – che la fase di chiusura, per cassa integrazione, sia utilizzata da tutte le aziende per riorganizzare gli ambienti di lavoro, per rifornirsi di tutti i Dpi, per la previsione costante della sanificazione degli ambienti e per l’uso in sicurezza dei dispenser dell’acqua, dei bagni, degli spogliatoi, delle mense, ecc.

A questo scopo andrebbero rafforzati i controlli delle autorità competenti anche attraverso un rafforzamento degli organici degli ispettorati del Lavoro, dei medici sanitari, ecc., più di quelli sulle strade vuote.

La partecipazione della Fiom – Cgil Calabria alla Manifestazione #FuturoalLavoro

Il Comitato Direttivo della Fiom-Cgil – sottolinea Covello – sulla base delle indicazioni venute dai nostri delegati sindacali Rsu, Rsa, Rls, ha inoltre acquisito la consapevolezza che questa fase, deve servire alle Istituzioni Locali, a partire dalla Regione, per mettere mano ad un reale processo di riorganizzazione del sistema di mobilità, per garantire la massima sicurezza.

Tra i lavoratori metalmeccanici c’è tanta paura per il futuro, per la perdita del lavoro ed il licenziamento. La pandemia ha fatto emergere gli errori, le scelte sbagliate al servizio di un capitalismo finanziario, cieco e spesso criminogeno, che ha mercificato tutto, perfino la vita, creando povertà, precarietà, disequilibri sociali, sfruttamento.

Massimo Covello – Intervento all’Incontro di Lamezia Terme(CZ), indetto dal ‘Comitato 11 Giugno’

Massimo Covello lascia anche a “Laprimapagina.it” una sua breve riflessione che riguarda l’UE: “Nonostante i primi segnali positivi le notizie che giungono dalle Istituzioni Europee non sono confortanti; occorre – incalza il nostro interlocutore – una radicale modifica delle politiche neo-liberiste, di austerità fasulla, finora dominanti; serve vincere la battaglia per una Europa solidale e che rilanci il suo modello sociale, con politiche comuni, sul fisco, sul welfare, sul lavoro”.

Serve una nuova centralità delle politiche pubbliche per un grande piano di rilancio industriale e di investimenti, a partire dal Mezzogiorno e dalla Calabria, e serve farlo contrastando l’illegalità e la criminalità economica, con regole trasparenti, procedure chiare e tracciate. Nessuno è in grado di sapere quanto durerà e come si uscirà da questa pandemia che tanti morti e lutti sta producendo.

Sicuramente, per la Calabria  – dichiara, con l’ottimismo della speranza, Massimo Covello – sarà ancora più dura di prima perché più deboli e gracili sono le sue strutture politiche, sociali, produttive, istituzionali, di servizi e pertanto si avverte il pericolo che prevalgano egoismi e derive di degrado e di marginalizzazione. La Fiom c’è e ci adopereremo, nei luoghi di lavoro, nel territorio, come categoria, insieme a tutta la CGIL e con tutte le forze democratiche della regione, affinchè prevalgano politiche solidaristiche.

Per questo – conclude il Segretario regionale della Fiom-Cgil-, la Presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, e l’intero Esecutivo non devono pensare di essere autosufficienti e lavorare per costruire un confronto serrato e concreto con tutti gli attori sociali, per il bene della regione. Per questo auspichiamo che il Governo nazionale riscopra e percorra la “Via Maestra” del dettato Costituzionale e affermi l’universalità dei diritti per tutti i cittadini ed i lavoratori.

Da Casali del Manco, 18.04.2020