Cafiero: il potere della musica per sostenere la speranza con l’inedito “Ti guardo ancora un po’”

Cafiero, all’anagrafe Salvatore Cafiero, musicista, cantautore e produttore, di origine salentina, si avvicina alla musica da bambino. Terminati gli studi decide di intraprendere l’attività di musicista professionista lavorando con band principalmente blues. Fondatore dei Super Reverb, nel 2011 intraprende ufficialmente la carriera da solista con il nome Cafiero ed entra a far parte, come chitarrista, della band di Dolcenera.

Nel 2014, dopo una serie di show live negli Stati Uniti, pubblica l’Ep “Suck my Blues”, progetto discografico in lingua inglese, di cui è produttore, autore, cantante e chitarrista.
Dallo stesso anno, ad oggi, è membro della band di Gianluca Grignani.

Segue una collaborazione con Eros Ramazzotti e il 1° settembre 2015 si aggiudica il premio “Miglior chitarrista dell’anno” al concorso indetto dal “MEI”. Successivamente, collabora anche con i Tiromancino, Nek ed Elodie. L’8 settembre 2017 Cafiero pubblica il suo primo disco ufficiale dal titolo omonimo “Cafiero”.

Nel 2018 rinnova la formazione dei Suck my Blues e pubblica l’album “Rebirth”, eccellente fusione di blues, rock ed elettronica. Nel 2019 è membro della super band del tour di Raf e Umberto Tozzi. Nel 2020 l’artista pubblica, a sorpresa, il singolo “Ti guardo ancora un po’” per sostenere l’emergenza Covid-19.

Cafiero, com’è nata l’iniziativa di appoggiare la Protezione Civile Nazionale e la Regione Puglia nella lotta al Coronavirus?

In maniera semplice perché “Ti guardo ancora un po’” è nata in questo periodo ed ho pensato subito, insieme alla mia band, che donarla per aiutare gli altri fosse la cosa più giusta e il pensiero più nobile che si potesse avere nei confronti di chi sta affrontando la battaglia in prima linea.

Qual è il messaggio di speranza racchiuso nel brano “Ti guardo ancora un po’”?

La canzone è un autocritica che permette di essere più consapevoli di se stessi, esorta a migliorarsi cercando di guardare a distanza ciò che si ama con ancora più consapevolezza del prossimo.

Il singolo farà parte del tuo nuovo lavoro discografico in uscita nei prossimi mesi. Quali sono le novità legate a questo nuovo capitolo musicale della tua vita?

Il brano sarà presente nel nuovo progetto discografico. La novità consiste nel supporto fisico: gli inediti saranno racchiusi in una pen drive che conterrà non solo canzoni ma anche altro, compresa qualche sorpresa.

Con i Suck my Blues, gruppo da te fondato qualche anno addietro, e con la realizzazione dell’album “Rebirth” (2018) hai conquistato anche la stampa oltreoceano. Che significato ha questa conquista?

E’ una bella soddisfazione soprattutto perché cantare in inglese è una sfida, come l’esperimento di miscelare il blues con l’elettronica (evidente prettamente nel disco “Rebirth”).

Da alcuni anni sei parte della band di uno dei più grandi artisti italiani: Gianluca Grignani. Questa collaborazione quanto influisce sulla tua creatività?

E’ impossibile non essere influenzati dagli artisti con cui si suona. Ho imparato moltissimo da lui ma anche da tutti gli altri con cui ho suonato ho sicuramente imparato qualcosa.

L’affinità artistica tra te e il cantautore milanese è ben evidente negli eventi live. Avete mai pensato di realizzare un duetto?

Il feeling live è qualcosa che se c’è in modo naturale e non è forzato porta grandi soddisfazioni. Con Gianluca mi sono sentito subito a casa, sul palco é sempre stato come suonare con mio fratello. Non ho mai pensato ad un duetto ma sarebbe sicuramente un gran bel regalo.

Nel 2019, Raf e Umberto Tozzi ti hanno scelto come membro della super band del loro tour. Come hai vissuto tale esperienza?

Sono sempre stato un fan della musica di Raf; conoscevo già quasi tutte le sue canzoni perché, appunto, mi sono sempre piaciute moltissimo. Suonare con lui è stato un dono nella mia carriera artistica, lo stimo tantissimo e lo considero tra gli artisti più geniali a livello mondiale. Umberto Tozzi, invece, è stata una sorpresa: ho scoperto un repertorio fortissimo denso di hit e di musica rock di altissimo livello. Lui è un vero rocker, molto umile e saggio.

Il tuo nuovo lavoro discografico sarà accompagnato da un tour?

Lo spero tanto ma vedremo i vari impegni come si evolveranno, quando questa pandemia ci darà una tregua.

Un sogno nel cassetto?

Un tour negli Stati Uniti.